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martedì 1 maggio 2018

L'uomo che sussurrava alla Tv


Teledisperato

Ambrogio, Marisa, Beatrice, Claretta e tutti voi, amici vicini e lontani, della mia quarta età, so bene che siamo in un momento congiunturale nero, della politica, della finanza, dell'economia, un total-black nazionale e planetario.

Ed è forse proprio perciò che, dopo il solito TG, popolato di aruffoni ed arraffoni, dopo aver accuratamente evitato talk-shows di parapolitica e partitica da due soldi bucati, almeno nel dopocena, seduto sul divano-sofà, confezionato da artigiani della qualità -non su un'ottomana, per non incorrere in una fatwa di morte-, esprimo il desìo, nel mio infimo socio-culturale, di godermi, in pace, sulla TV, qualche cosuccia di decente, di mio-psico-rilassante. 
Durante tutto il pomeriggio, ho fatto uno zapping frustrante ovunque, alla ricerca di qualcosa  che non trovo, come cantavano I Nomadi, in “Dio è morto”. 
Ancora docu-films, visti e rivisti, su Mussolini, Hitler, la Grande Guerra. Con decine di canali a disposizione, mi trovo a constatare che l'acqua scarseggia e la papera non galleggia. 
Pago un canone RAI salato, mi taglieggia mensilmente Sky, ma son sempre in onda i soliti films: commediole yankee sciroppose, thrillers così intricati, che persino lo sceneggiatore, per uscirne, se la cava con un finale affrettato, horrors da sbadiglio, popolati di bimbi indemoniati, torvi, con  capellacci bagnati sugli occhi. E films d'azione, con esplosioni immani, che radono le chiappette dei nostri eroi, sempre redivivi, polizieschi con dieci morti al minuto, cinepanettoni e cinecolombe, strapieni di seni e culettini al vento, conditi con battutacce da osteria. 
Che fare?, come si chiese, un tempo,anche Lenin, non proprio per la TV. 
Mi trasferisco sul mio Ipad o sul Mac, con i gatti che mi saltano addosso, transito su qualche blog, a scambiare dolci paroline amichevoli, o insulti varii. 
Mi reggo i pantaloni della tuta nel leggere certe lettere, sempre uguali, su temi fuori tema. Però, a volte, trovo anche cose interessanti; ad esempio quando scrivo io...Ritorno non con le pive -troppo grosse!- e nemmeno nel sacco, ma con i Kleenex in saccoccia, in soggiorno, dove qualcuno ha cambiato canale e si sta godendo, come al solito, qualche giallo, su Fox-Crime. 
Allora, disperato e sconsolato, vado in cucina, a sgranocchiarmi un biscottino di pasta frolla, con marmellata al centro, bevo un bicchiere di latte di soja, arricchito di calcio e vitamina D, e poi vado a nanna.  Forse, in quel momento, alla  TV, gli infami si sono messi a trasmettere cult-films eccezionali, e documentari inediti. Vigliacchi, voi uccidete un telespettatore morto: di noia!
Franco Bifani

7 commenti:

  1. Disperazione in parte condivisa che combatto inventandomi lavori, lontano dalla tv.
    Anch'io su qualche blog, solo dove non si insulta. Ce n'è ancora qualcuno.

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  2. A parte il fatto che, leggendoti, mi sono divertita, posso suggerirti films e dibattiti interessanti, dopo l'una e trenta. Ciò ti costringerà a dormire alcune ore nel pomeriggio, ma ne vale la pena.

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    1. Clary, perché vuoi infierire su di me, che da due mesi già dormo,poco, la notte, per una grave discopatia? Mi hanno proibito di ascoltare dischi, in vinile ed anche i CD..

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    2. Anche di sognare guardando la luna piena?

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    3. Marisa, io faccio sogni brevissimi, di cui poi non ricordo nulla, o quasi; al massimo, potrei sognare la luna nuova.

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  3. Chi è la signora in tv?

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  4. Anonimo, dica la verità che cosa Le interessa della signora, i dati anagrafici o il lato B?

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