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giovedì 17 maggio 2018

"Ricordando il Grande Slam di Eddy Merckx" di Laura Sambruna


Venerdì 18 Maggio 2018
13^ Tappa: Ferrara-Nervesa della Battaglia, 180 km

Tappa quasi completamente piatta che attraversa da sud verso nord la Pianura Padana fino al Montello dove in un circuito di circa 30 km presenta alcune piccole asperità che non dovrebbero impedire la volata di gruppo. Nel finale si toccano alcuni dei luoghi simbolo della Grande Guerra a partire dal Piave e altri più moderni e attuali luoghi del vino. In fase di avvicinamento si attraversano zone del Polesine orientale che non venivano toccate da una tappa del Giro da oltre 30 anni.

Alessandro Ricci:
Bellissimo il “pedale melodico” di Le Biciclette di Giorgio Caproni, scritto nel 1947 per le Olimpiadi della poesia di Londra e che si apre con: “La terra come dolcemente geme/ancora, se fra l’erba un delicato/suono di biciclette umide preme/quasi un’arpa al mattino!”. Sempre Caproni scrive, in Scandalo: “Per una bicicletta azzurra,/Livorno come sussurra!/Come s’unisce al brusio dei raggi, il mormorio!/Anima sbucata all’angolo/ha alimentato lo scandalo./Ma quando mai s’era vista/in giro una ciclista?”.
Haiku in bicicletta di Pino Pace: 
“Gonfio le ruote,
olio gli ingranaggi,
son già partito”
Per le rime dedicate al ciclismo contemporaneo c’è, ad esempio, la schiettezza di Gianni Rodari (1920-1980): 
“Filastrocca del gregario/corridore proletario,/che ai campioni di mestiere/deve far da cameriere,/e sul piatto, senza gloria,/serve loro la vittoria”. 

Sabato 19 Maggio 2018
14^ Tappa: San Vito al Tagliamento-Monte Zoncolan, 181 km


Primo tappone alpino del Giro. In 181 km si scalano 5 GPM per circa 4400 m di dislivello. Si tocca il Monte di Ragogna con le sue pendenze elevate e poi negli ultimi 45 km si scalano Passo Duron, Sella Valcalda e Monte Zoncolan senza un metro di pianura. Per lo Zoncolan è il 6° arrivo, il 5° dal versante "monstre" di Ovaro. Sul Monte di Ragogna si sono risolti diversi Giri del Friuli, primo fra tutti quello del 1990 dove Bugno si aggiudicò il titolo italiano. Il monte Zoncolan presenta nella prima parte pendenze fino al 22%.

Alessandro Ricci:
Se Dino Campana (1885-1932) cantava: 
“Dall’alto giù per la china ripida/o corridore tu voli in ritmo/infaticabile. Bronzeo il tuo corpo dal turbine/tu vieni nocchiero del cuore insaziato” Guido Gozzano (1883-1916) si soffermava sul “non so che d’alato volgente con le ruote”.

Arrivi sullo Zoncolan
Edizione Tappa Versante Corridore               Tempo
2003 12a (185 km) Sutrio Gilberto SIMONI
2007 17a (142 km) Ovaro Gilberto SIMONI 39'03''
2010 15a (222 km) Ovaro Ivan BASSO         40'45''
2011 14a (172 km) Ovaro Igor ANTON         40'50''
2014 20a (167 km) Ovaro Michael ROGERS 44'30''
Le salite hanno strade strette e conducono là dove la vita è un po’ incredula.
(Gianluca Favetto)


Domenica 20 Maggio 2018
15^ Tappa: Tolmezzo-Sappada, 176 km

Tappa Dolomitica con 4 GPM: nessuno durissimo, ma nessuno facile. In particolare dopo Auronzo di Cadore si affrontano due salite inedite del Comelico (Passo Sant’Antonio e Costalissoio) con la quasi totalità dei km sempre sopra il 10%. Finale sempre in leggera ascesa. L'arrivo è situato a qualche centinaio di metri da quello del 1987 dove Stephen Roche conquistò la prima maglia Rosa del suo Grande Slam “Giro-Tour-Mondiale” di quell'anno, impresa riuscita prima di lui solo a Eddy Merckx nel 1974.


Ed ecco alcune frasi di Eddy Merckx
“L'Italia mi ha fatto grande come campione dei Giri. Da voi ho imparato a mangiare, a farmi curare del medico della squadra, a farmi massaggiare, a distribuire le fatiche nell'arco delle tre settimane.Quando parte il Giro d'Italia dentro di me succede sempre qualcosa di particolare.Ci sono molti fattori da tenere in considerazione e su cui non si ha controllo... Il fattore più importante che invece si può controllare è se stessi.” 
Lunedì 21 Maggio 2018 
Terzo e ultimo giorno di riposo


Martedì 22 Maggio 2018
16^ Tappa: Trento-Rovereto, 34,5 
(cronometro individuale)

Cronometro per specialisti, quasi completamente pianeggiante con lunghi rettilinei raccordati da ampie curve dove la velocità non diminuisce. Finale cittadino un po' più complesso, ma sempre molto veloce. Medie previste attorno ai 50 km/h, due i punti di rilevamento intermedio.


ROBERTO PIUMINI
"Non ci sono, si sa, oggetti poetici: è il linguaggio a fare la poesia. Ma se gli oggetti poetici esistessero (come certe parole che Leopardi riteneva intrinsecamente poetiche, citandone una: "arcano") senza nessun dubbio la bicicletta sarebbe candidata ad esserlo.
Composta da materiali antitetici (metallo/carbonio e aria), leggera e trasparente per essenza, in un disegno di linee dritte e curve efficacemente affratellate, mossa da muscoli e da nervi umani, pilotata da mani e vista e senso dell'equilibrio umani, spinta dai piedi in un passo variabile...
Una macchina tanto prossima alla corporeità, all'energia, all'emotività umana; così adatta a un rapporto/vita di leggerezza e lena con lo spazio; così, in senso zen, meditativa: direi proprio che se esistessero oggetti poetici, la bicicletta sarebbe uno di quelli.

Un saluto a tutti i bicicletterari."

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