Pagine

lunedì 18 giugno 2018

“Vorrei una legge che garantisse ai bambini vita e amore”: la 5°B De Amicis presenta il disegno di legge al Senato

Il 25 giugno prossimo la classe VB della Direzione Didattica di Fidenza (scuola primaria “De Amicis”), accompagnata dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Lorenza Pellegrini, dalle docenti Gurnari, Ponticelli, Rinaldi, Spiniella, Varacalli e da alcuni genitori, si recherà  a Roma per la premiazione del concorso “Vorrei una legge che….”. 

La cerimonia prevede la visita a Palazzo Madama, sede del  Senato della Repubblica.

Il disegno vincitore

Il progetto, proposto dal Senato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per l’anno scolastico 2017/2018, richiedeva una riflessione sull'importanza delle leggi e del confronto democratico nella regolamentazione della vita di tutti i giorni, con lo scopo di avvicinare i più piccoli alle Istituzioni e incentivarne il senso critico. 

In occasione del 70° anniversario della Costituzione è stata anche istituita la sezione speciale “Premio Costituzione”, di cui la classe è risultata vincitrice. 

La Commissione di valutazione ha particolarmente apprezzato il lavoro svolto, l’entusiasmo e l’impegno con il quale i ragazzi, attentamente indirizzati dalle insegnanti, hanno seguito il percorso formativo volto a far cogliere ai più giovani l’importanza della nostra Carta Costituzionale nel suo settantesimo anniversario. 

Questa è la lettera di congratulazioni dell’amministrazione
comunale, non è un atto formale, è da leggere!

 Ecco una sintesi del lavoro svolto.

“Vorrei una legge che garantisse ai bambini 
vita e amore”
“Noi desideriamo che tutti i bambini possano vivere l’avventura della loro esistenza, essere felici, crescere in una famiglia che li ami, non dover subire violenze di alcun tipo e poter guardare con speranza al loro futuro”.
Con queste parole gli allievi della classe 5°B hanno concluso il disegno di legge elaborato nell'ambito del progetto.

Introdotti in un percorso di conoscenza del ruolo delle istituzioni dello Stato, dell’iter di presentazione e approvazione delle norme e soprattutto della Carta Costituzionale, in particolare dei suoi dodici Principi Fondamentali, sono stati sollecitati a divenire loro stessi promotori di una proposta di legge.

Crescendo e maturando, i ragazzi si aprono sempre più al mondo; sollecitati dalle notizie di cronaca e dai discorsi tra adulti, a cui prestano sempre maggiore attenzione, cominciano a guardare con occhi nuovi la realtà che li circonda, divenendo sempre più consapevoli della precarietà della vita e di come tale fragilità possa far parte anche del vissuto di un bambino.

È nata così in loro l’urgenza di tutelare la vita sin dall’inizio, perché in essa si racchiude una grande potenzialità, che deve potersi esprimere compiutamente all’interno di una famiglia che doni amore e di una società che viva in pace.

Questi temi sono stati affrontati dagli alunni attraverso domande profonde e importanti sul valore della vita, in particolare quella di chi è gravemente malato o diversamente abile,

sulla possibilità di interrompere una gravidanza, sul diritto di ciascuno di crescere in una famiglia in cui si senta accolto, accettato e amato per ciò che è anche se proveniente da un Paese lontano.

A conclusione di questo percorso, gli alunni sono stati invitati a illustrare uno dei dodici principi fondamentali della nostra Costituzione. 

La sempre maggiore consapevolezza dell’importanza di promuovere il dialogo e la concordia all’interno della società e tra gli Stati, che purtroppo spesso vivono situazioni conflittuali, affinché ciascuno possa realizzarsi pienamente, ha sollecitato gli allievi a soffermarsi sull’articolo 11: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

Il cartellone realizzato sintetizza le tante proposte avanzate dai ragazzi, che hanno desiderato valorizzare il modo in cui, ogni giorno, agiscono attivamente  i rappresentanti delle Forze dell’ordine e militari, in Italia e nel mondo, attraverso le missioni di pace, per assicurare e costruire la pace e affermare i valori della democrazia e della libertà, anche a prezzo della vita.

“Tutti gli alunni della classe sono stati attivamente coinvolti nel progetto, partecipando con entusiasmo a ogni sua fase. Non sempre è stato facile confrontarsi democraticamente, nel rispetto delle reciproche convinzioni, e arrivare a fare sintesi, soprattutto quando sono stati toccati argomenti che smuovono le coscienze di ogni individuo. La libertà, però, di esprimere la propria opinione, anche se in disaccordo con la maggioranza, è stata molto apprezzata da tutti i giovanissimi, che si sono sentiti ascoltati e valorizzati”. 

Questo il giudizio concorde delle insegnanti.


1 commento:

  1. Che dire?...

    Complimenti, bravissimi, anche le docenti, naturalmente...

    Questi bambini, che mi commuovono e fanno grandissima tenerezza, diventaranno, così, forse, se qualcuno o qualcosa non li travierà (ed, oggi, è un rischio evidente) studenti e cittadini responsabili, consapevoli, per un'Italia migliore. "Dobbiamo fare gli Italiani", diceva Massimo D'Azeglio.

    RispondiElimina