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venerdì 3 agosto 2018

Le proposte di agosto a Fidenza tra cinema e varietà teatrali


Le serate al Parco Olmi di luglio ed agosto sono ormai una collaudata proposta che Edilfidenza Due Soc. coop. offre alla cittadinanza. Esaurito il cartellone di luglio "si fa sotto" quello quello agostano, primo appuntamento sabato 4 alle 21.00 con lo spettacolo "Operetta ... che passione", una serata con Alessandro Brachetti e Silvia Felisetti per sognare la luna blu. Tutto borghigiano lo spettacolo di mercoledì 8 agosto ma di questo ne parleremo questo il cartellone completo:
La Dott.ssa Maria Pia Bariggi, Assessore alla Cultura del Comune di Fidenza,  al Parco degli Olmi si congratula con gli organizzatori della rassegna estiva. 
"D'estate Segni e Sogni"

Sempre in agosto avremo l'ultimo appuntamento della rassegna musicale estiva 2018 “D'estate Segni e Sogni”. 
Sabato 25 agosto in Piazza Verdi alle ore 21.30 avremo "PARIENTES" con Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sassofoni) e Natalio Mangalavite (pianoforte).

Cinema "Esterno Notte XIX"

Altra proposta che ha tutti i numeri per "cambiare la storia del Cinema a Fidenza" è quella di Esterno Notte XIX di cui diamo cartellone e qualche dettaglio in più:

Per chi questa estate non si muoverà da casa o per chi è già tornato dalle vacanze niente paura, la XIX edizione di “Esterno notte”, la rassegna cinematografica organizzata nella Corte di OF Orsoline Fidenza dalle associazioni La Notte Americana, Fidenz@Cultura, Ex Edison e il Comune di Fidenza, proseguirà anche ad agosto con otto titoli selezionati tra il meglio della stagione cinematografica appena conclusa e distribuiti su tutti i lunedì, martedì, giovedì e venerdì del mese.

Si comincia giovedì 2, replica il giorno successivo, con “Molly's Game”. Da futura studentessa di giurisprudenza a Harvard a principessa del poker: la vera storia di una giovane donna diventata la regina di un gigantesco impero del gioco clandestino a Hollywood.

Lunedì 6 e martedì 7 agosto sarà la volta di “Good Time”, il film che vede per le strade di New York un rapinatore di banche di nome Connie cercare di sfuggire alla polizia. L'ultima rapina non è andata bene e suo fratello Nick è stato arrestato.

Giovedì 9 e venerdì 10 agosto verrà proiettato “La truffa dei Logan”. Jimmy Logan, ex quarterback con una gamba offesa, e Clyde Logan, veterano dell'Iraq senza un braccio, decidono di organizzare una rapina. Separato dalla consorte e licenziato dal boss l'uno, single con pub l'altro, i Logan vivono nell'America rurale, collezionano una sfortuna eterna e perpetuano una maledizione familiare.

Lunedì 13 e martedì 14 agosto si rimane nel genere con la proiezione di “Nella tana dei lupi”. «Big Nick» O'Brien dirige una squadra anticrimine a Los Angeles, la capitale mondiale del cinema e delle rapine in banca. Una rapina più sanguinosa delle altre, poliziotti abbattuti per rubare un furgone blindato vuoto, gli ha tolto il sonno. Piantato dalla moglie, che non sopporta più il suo stile di vita, O'Brien si butta a capofitto nel lavoro.

 Giovedì 16 agosto la serata partirà alle 20.15 con l'Aperi-Cena e la presentazione dell'E-book “Inconscio e linguaggio del cinema”. A seguire, alle 21.15, la proiezione di “Doppio Amore”; Chloé, giovane donna tanto bella quanto fragile, inizia un percorso di psicoanalisi. Finisce per innamorarsi del suo analista, Paul, un uomo dolce e premuroso. “Doppio Amore” andrà poi regolarmente in replica venerdì 17 agosto

 Il 16 e 17 luglio potremo assistere a “Il sole a mezzanotte”, il film diretto da Scott Speer e ispirato al film giapponese Song to the Sun, vede protagonista la giovane Katie Price, una ragazza diciassettenne costretta a vivere fin dall'infanzia al riparo dalla luce del giorno.

Lunedì 20 e martedì 21 agosto arriva a Fidenza “La stanza delle meraviglie”, adattamento cinematografico del romanzo di Brian Selznick pubblicato nel 2011. 1977, Minnesota. Il dodicenne Ben è preda di un incubo ricorrente in cui viene inseguito da un branco di lupi. Una notte, cercando tra gli oggetti della madre, trova il vecchio catalogo di una mostra newyorkese sulle origini dei musei: i cosiddetti gabinetti delle meraviglie.

 Il 23 e 24 agosto sarà la volta di “Morto Stalin se ne fa un altro”, la nuova sapida e tagliente commedia drammatica del comico scozzese Armando Iannucci, alla sua seconda regia dopo "In the loop" del 2009. Il lungometraggio, tratto dal romanzo "La morte di Stalin" di Nury e Robin, ripercorre gli eventi che seguirono alla morte di Stalin, nel 1953.

Gran finale lunedì 27 e martedì 28 agosto con “The Party”. Un appartamento, sette persone e mille segreti con altrettante bugie: il tutto nell'arco di una serata. È quanto accade a casa di Janet e Bill, pronti a ricevere gli amici più stretti per un party celebrativo: la donna è stata nominata ministro-ombra della salute per i laburisti.

Gli spettacoli avranno inizio alle 21.15 con ingresso unico a 6 euro.

12 commenti:

  1. Sono rimasto molto contrariato dal fatto che, nella rassegna, non compaiano per niente capolavori della commedia all’italiana, di quelli con Boldi, Cristian De Sica, Calà, Bombolo, la Fenech, Alvaro Vitali, Lino Banfi, Gloria Guida &Co. Films che hanno segnato ed alimentato la cultura cinefila e cinofila, dati i cani che vi recitavano, di una generazione di compatrioti. Un vero peccato ed un’onda incancellabile su chi ha stilato la rassegna.

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    1. Gentile Sig. Bifani, immagino intendesse scrivere "onta" incancellabile, giusto?

      La ringrazio per la sua acuta, ironica e provocatoria osservazione, le suggerisco pertanto di contattarci per una proposta articolata con i capolavori da lei citati e magari una sua esclusiva produzione...una rassegna di 10 film fra liberatorie e costi gestionali potrebbe costarle intorno ai 5000 euro, un affare se considera una retrospettiva su BOMBOLO, ad esempio, in cui immagino una platea piena di nostalgici cinefili come lei...ah, ovviamente gli incassi a suo favore...non esiti a chiamarci per la prossima stagione invernale, il pubblico fidentino è piu intelligente di quello che lei pensa...in questi mesi si è lentamente ma progressivamente riavvicinato al cinema della città ma probabilmente, cambiando strategia, secondo il suo suggerimento, proponendo film girati 30/40 anni fa, potremmo davvero fare il botto..e magari tornare ai fasti di un tempo con 4 sale attive e tutte piene di gente...che bell'idea...ci chiami!
      gilberto berzolla

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  2. Sono tutti films di alta qualità, si sente che chi li ha scelti è un fine cinefilo. Ma alcuni mi paiono abbastanza difficili per essere offerti ad un pubblico che non sia fornito di una cultura superiore, di una particolare sensibilità e di una profonda capacità di analisi.

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    1. Signor Berzolla, Lei possiede una capacità di intendere il sense of humour od anche ironia molto discutibile, tant’è che poi ho aggiunto, in un altro commento, che i films proposti sono tutti di alta qualità e che forse l’unico difetto, se così lo si può definire, ma solo forse, era dato dal fatto che alcuni non sono di facile lettura per tutti. Le garantisco che quelle porcherie di filmetti-pattumiera che io ironicamente ho citato, non mi sono mai abbassato a vederli, mai. Grazie a Dio, penso proprio di possedere una cultura, un intelletto ed una misura etica tali, se non altro, da farmi preferire altre offerte cinematografiche. Grazie, comunque, delle Sue cortesi considerazioni e dei Suoi gentili commenti sulla mia persona, di cui Lei, evidentemente, ignora tutto, pur permettendosi di giudicare e sentenziare.

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  3. Gilberto e Franco, amici miei, il web non è lo strumento adatto per pubblicare difficili "ironie". L'ironia è un'arte e perché sia tale meglio la vivezza del parlato e del faccia a faccia. L'ironia scritta è un'altra cosa. Detto questo, un po' aulico in verità, l'uno si prenda e cestini il parere dell'altro e vediamoci tutti al cinema nel cortile delle Orsoline. Ho visto film che mi sono piaciuti altri meno altri noiosi ma, senza ironia di sorte, plaudo all'iniziativa e spero che i risultati raggiunti facciano dimenticare l'imbuto in cui il cinema fidentino si era cacciato anni fa. Un saluto.

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  4. Non capisco dove legga giudizi sulla sua persona, io le ho risposto ironicamente come lei ha iniziato...ma evidentemente io non ne ho il diritto...la invito al cinema domani sera..ha due biglietti,venga e si palesi.

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  5. Ambrogio, non sono certo partito io per primo a schernire il prossimo, nella persona di Berzolla verso il sottoscritto. Sono un appassionato cinefilo fin dai tempi delle Medie, dato che i miei portavano me e mio fratello Alberto a vedere solo films validi. Mi ero abbonato a Civiltà cattolica, ai tempi del Classico, dove leggevo con interesse le critiche cinematografiche, che oggi esamino su Mymovies e sulle recensioni del Mereghetti. Nessuno dei due soggetti apprezza o mi fa apprezzare certe porcherie su pellicola.

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  6. Volevo comunicare a te, Ambrogio, e a tutti gli amici del blog, che purtroppo, stamattina, alle 9, se n’è andato mio padre. Aveva quasi 99 anni, è vero, ma con lui, per me ed i miei fratelli se n’è andato l’ultimo anello della catena affettiva e storica della vita di noi tre fratelli, dal 1945 al 1962. Era un giusto fra i giusti, ora ha raggiunto mia madre e mia sorella Anna. La vita e la Morte non cambiano proprio mai.

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  7. Sincere condoglianze all'emerito Prof. Franco Bifani e ai suoi fratelli per la scomparsa del caro padre, sempre prematura,
    con riverenza,
    l'Anonimo di Borgo

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    1. Ringrazio di cuore l’Anonimo di Borgo

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  8. Le mie condoglianze che vogliono essere vicine ai sentimenti e che comprendono il significato di "quell'anello della catena affettiva"che congiunge i membri di una famiglia. Nulla si perde, tutto portiamo con noi perchè è parte di noi. Senza quegli anelli non saremmo le persone che siamo. Abbiamo saputo essere anche noi anello per i nostri figli?
    Un abbraccio , caro Franco.

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    1. Marisa, grazie. Ogni volta, ed anche in previsione della mia dipartita, mi vengono alla mente i versi immortali de “I Sepolcri”. Spero anch’io, come per i miei, che ci sia chi un giorno ricordi quanto di buono posso aver operato e mi perdoni gli immancabili errori.
      Sai che quando ai miei alunni leggevo gli ultimi versi dei Sepolcri, con il ricordo perenne di Ettore, mi si strozzava la parola in gola, per la commozione, e dovevo uscire per un attimo dall’aula?

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