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venerdì 30 novembre 2018

Italiani e italiane... nell'Italia "fai da te"



Italiani e italiane...

Carissimo Ambrogio
qualcuno dice di aver sentito, seppure in lontananza, Conte, Di Maio e Salvini pronunciare queste auguste frasi:”L'Italia farà da sé!”, “Qui si fa l'Italia o si muore!”

Ma allora, dopo due secoli, è vero che l'Italia non è più solo un'espressione geografica? Mussolini aveva portato in dono a V. E. III l'Italia di Vittorio Veneto; ma in quale stato?  Era “Tellus tuta bonis, metuenda superbis”?
L'Italia non è né democratica né aristocratica, è anarchica, 60 milioni di teste con pareri diversi.  Il catanese Rapisardi: “Conosci tu il paese dei floridi aranceti, che ha su cento abitanti settanta analfabeti? Il paese dall'aure profumate che riceve le rondini a suon di fucilate?”. In certe zone, non solo le rondini. 
E Massimo D'Azeglio, con parole valide ancora dopo 150 anni: “Gl'italiani hanno voluto far un'Italia nuova e loro rimanere gli italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico la loro rovina: pensano a riformare l'Italia e nessun s'accorge che, per riuscirci, bisogna prima che si riformino loro”.”
“Queste le due malattie italiane: l'avvocato e il professore” sentenziò Marinetti. Poveri insegnanti......
Ma che penserebbero i nostri nonni e bisnonni, di ogni ceto e censo, dal contadino ed operaio, dai sottoproletari e proletari,  ai capitalisti e imprenditori, ritrovandosi in un paese dei Balocchi, per tutti, degli Allocchi, per tanti, dei Baiocchi, per pochi? E tutti i ragazzi scesi dai monti, nella primavera del '45, non rimarrebbero esterrefatti, basiti e stupiti?
Avevano lottato per la libertà, per l'uguaglianza; ora  si troverebbero davanti le forze dell'ordine, scatenate da Salvini e Di Maio - Conte e Mattarella assenti ingiustificati-, pronti a disarmarli e a spedirli in un CPT, per un TSO di massa, perché non servono più, sono sporchi, laceri, cattivi e troppo comunisti.
“Oh bella ciao!”; chi, Ferragni, Isoardi,  Barbara D'Urso, Clerici, Marcuzzi, Ventura? Santanchè o Giorgina Meloni?
Franco Bifani

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