domenica 23 dicembre 2018

Riflettore sulle Frazioni in uno scritto di Marisa Guidorzi

Fornio - fotografia di Maria Francesca Bertoli
Mappe di Comunità

Si è aperta ieri  alle 17,30  presso l'Auditorium delle Orsoline la mostra Mappe di Comunità, dove un gruppo di appassionati fotografi espone una serie di immagini raccolte qua e là in una ricerca  sul territorio alla scoperta delle frazioni più e meno note, più o meno abitate. 

Proprio questo è stato lo stimolo del loro lavoro: individuare i nuclei che in cerchio circondano Fidenza, un cerchio che tutti li comprende e nel quale nessuno è meno importante, in cui tutti sono stati parte di una storia, ma soprattutto sono segni di comunità.
In apertura la Dott.ssa Maria Pia Bariggi ha posto l'accento sulla difficoltà iniziale di individuare tutte le frazioni comprese nel Comune, a volte ridotte a poche case, altre che con lo stesso nome fanno parte di due o tre comuni, alcune talmente vive, grazie alla passione dei loro abitanti , che brillano di luce propria. 
A seguire il Dott. Ambrogio Ponzi ha sottolineato la pari dignità di tutte in quanto eredi di frammenti di storia che vale, e varrebbe, la pena di approfondire e conoscere. 
Bastelli - fotografia di Lara Grassi
La parola è passata quindi a Evelyne Marai ed a Luca Faravelli che, quali curatori della mostra, sono i responsabili di ciò che appare ai visitatori e delle linee guida dell'esposizione.
Non conosco personalmente gli autori degli scatti, perciò mi sono posta davanti alle immagini semplicemente alla ricerca di sensazioni che potessero portarmi oltre ciò che i miei occhi vedevano per trovare la vita di generazioni che hanno lasciato segni della loro presenza nel territorio:
sentieri divenuti strade lungo percorsi tracciati da secoli, viottoli che costeggiano rivoli d'acqua tanto preziosi soprattutto nel passato, pugni di case raccolti intorno ad una chiesa di millenaria memoria, custodita e conservata ancora oggi dai fedeli, piccoli sacelli sparsi nella campagna di cui mani devote si prendono cura.
Passato e presente si mescolano e nella vita degli abitanti di alcune frazioni  si mantengono tradizioni e ricorrenze che hanno origine da fatti veri o leggendari in cui il filo della Storia ha continuato a scorrere; l'attenzione tuttavia non è rivolta solo al passato: il nostro tempo sta segnando fortemente il territorio e la tecnologia moderna mette a disposizione strumenti che ci permettono di godere e di stupirci per bellissime immagini  in cui il fotografo gioca con il paesaggio nel quale tuttavia la presenza della comunità che vi abita è sempre evidente.
Tutte belle le foto in cui lo sguardo va lontano verso l'orizzonte di cieli di vari colori e sfumature. 
Qualcuno ha colto elementi particolari come un rudere, una strada, una riproduzione in legno, una vecchia scuola , ma tutte sono testimonianze di vita, di legami, di solidarietà e di comunità.
Marisa Guidorzi


Prima di accedere allo spazio espositivo i visitatori
 sono accolti dagli stendardi di alcune frazioni

La mostra fotografica "Mappe di Comunità. Segni materiali e immateriali delle frazioni di Fidenza" espone le opere dei fotografi: Stefano Allari, Francesca Bertoli, Massimo Dioni, Barbara Frondoni, Lara Grassi, Michele Maffini, Michele Marenzoni, Antonio Pedroni, Roberto Scaglioni, Fernando Zilli. Evelyne Marai ha assicurato il coordinamento mentre l'allestimento è stato curato da Luca Faravelli.
L'iniziativa è compresa nel calendario degli eventi "Il Natale? .. A Fidenza!" del Comune di Fidenza ed ha avuto il supporto dell'Ufficio Cultura che ha messo a disposizione lo spazio espositivo e provveduto alla preparazione e stampa del catalogo delle opere e dei testi curati da Ambrogio Ponzi


La mostra resterà aperta presso l’Auditorium del Palazzo Orsoline dal 22 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019, orari di apertura: 23, 29, 30 e 31 dicembre e 5 e 6 gennaio dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18,30 il 25 dicembre e 1 gennaio dalle 16 alle 18,30. Nei momenti di apertura sarà possibile assistere alla proiezione di un filmato che permette una sorprendente visione dall'alto del territorio grazie alle riprese di Massimo Dioni. Ne diamo un breve estratto:



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