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mercoledì 10 aprile 2019

Ecco la Nuova Caserma dei Carabinieri di Fidenza


Siglato in Prefettura l'atto che trasferisce allo Stato l’area della caserma per 99 anni. Un investimento da 4,9 milioni di euro reperiti dal Ministero dell’Interno verrà quindi investito nell'immobile ex Esso all'incrocio tra via IV Novembre e i viali della circonvallazione.
Si conclude quindi con un inaspettato lieto fine la decennale vicenda che sotto abbiamo ricostruito a futura memoria, buona lettura.

NUOVA CASERMA DEI CARABINIERI
FIRMATA L'INTESA TRA COMUNE, MINISTERO INTERNO E DEMANIO 


Fidenza, 10 aprile 2019 – La nuova caserma dei Carabinieri della Compagnia di Fidenza fa un nuovo e decisivo passo avanti verso la sua realizzazione. Dopo la firma dell'accordo preliminare – avvenuta a Fidenza il 27 luglio scorso – e la visita ufficiale del Comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri, questa mattina nella sede della Prefettura di Parma è stato siglato l’atto decisivo che apre la strada alla costruzione della caserma: il Comune di Fidenza ha ceduto per 99 anni allo Stato, attraverso l’Agenzia del Demanio, il diritto di superficie sull’area dove sorge l’immobile ex Bocelli, sede futura dalla Caserma.
La sottoscrizione dell'atto tra Comune di Fidenza e Agenzia Demanio è avvenuta alla presenza di Giuseppe Forlani, Prefetto di Parma, in rappresentanza del Ministero dell'Interno, del Comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Salvatore Altavilla, dell'ingegnere Massimiliano Iannelli, direttore Agenzia del Demanio Emilia-Romagna e del sindaco di Fidenza Andrea Massari, dell’assessore ai Lavori pubblici Davide Malvisi e del Capitano Giuseppe Fiore, comandante della Compagnia Carabinieri di Fidenza. 
L'iter ha avuto avvio quasi due anni fa con l'acquisizione da parte del Comune di Fidenza del fabbricato che tutti i fidentini conoscono come “Ex Esso” nell'ambito di una procedura fallimentare, che ha permesso di incamerare ad un prezzo molto vantaggioso l’immobile da 2.720 mq:  432 mila euro e un ribasso rispetto alla base d’asta di circa il 25%. 
Con l’ok dell'Arma dei Carabinieri, del Ministero dell'Interno e dell'Agenzia del Demanio il Comune ha effettuato i rilievi dell'immobile, la verifica strutturale e ha commissionato uno studio di fattibilità tecnica ed economica che è stato successivamente approvato da tutte le parti in causa. 

LE NUOVE TAPPE
Ceduto l’immobile allo Stato per 99 anni, saranno investiti complessivamente circa 4.9 milioni di euro nell’operazione. Risorse che in base all’accordo del 27 luglio 2018 e all’atto sottoscritto stamane saranno reperite dal Ministero dell’Interno di concerto con Agenzia del Demanio. Si realizza così un ulteriore tassello di un sistema della sicurezza che lungo l’ex via Emilia vedrà le caserme di  Gdf, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Polizia Stradale. Un grandissimo impegno a tutto campo per la sicurezza e che, per entrambi i casi delle caserme Gdf e Carabinieri, incontra la sfida della rigenerazione urbana, recuperando un immobile bloccato e riconsegnandolo ad una nuova funzione.

IL SINDACO MASSARI: “GIORNATA STORICA PER FIDENZA”
“Una giornata storica per Fidenza. Qui in Prefettura la nostra Comunità ha fatto un altro passo avanti nell’obiettivo di realizzare la nuova caserma della Compagnia Carabinieri di Fidenza – commenta il Sindaco Andrea Massari –. Un impegno partito nel 2017 e che ora con il trasferimento definitivo allo Stato si entra nella fase più operativa. E’ una delle azioni straordinarie che il Comune di Fidenza è riuscito a mettere in campo collaborando con le Istituzioni, a cominciare dall’Agenzia del Demanio e il  Ministero dell’Interno, per realizzare le dotazioni che ci permetteranno di ragionare di sicurezza in modo concreto”. 

IL COLONNELLO ALTAVILLA: “UN OBIETTIVO FONDAMENTALE”
Il Colonnello Altavilla spiega che “la sottoscrizione dell’atto di oggi rappresenta un obiettivo fondamentale nella strategia di controllo del territorio. Dotare i Carabinieri di Fidenza di una nuova caserma significa rendere più efficiente il dispositivo di presidio di un territorio importante, dinamico e rilevante sul piano dell’economia. Qui serve un controllo più efficace e più funzionale che con la nuova caserma potrà essere svolto al meglio”. 

IL PREFETTO FORLANI: “IL MINISTERO DELL’INTERNO FARA’ LA SUA PARTE”
“E’ stato raggiunto un importante accordo tra le Istituzioni per un presidio forte ed efficace sul territorio dell’Arma dei Carabinieri, attraverso l’esecuzione di una struttura moderna ed efficiente – evidenzia il Prefetto Forlani –. Da questo momento in poi tutte le procedure per utilizzare la caserma nel più breve tempo possibile saranno possibili. Di questo bisogna dare atto della disponibilità al Comune di Fidenza e della perfetta collaborazione tra Arma dei Carabinieri, Demanio e Comune. Il Ministero dell’Interno anche in questo caso farà la sua parte”. 

Malurbanismi del passato

Lo storico distributore in stile Razionalista che insisteva
 sull'area compresa tra Via Gramizzi e Via IV Novembre

Via Gramizzi - Via IV Novembre 
(ex distributore Esso)
Una storia non breve 


Il progetto 2005 (variante)
2005
Questo edificio di 7 piani che altera significativamente l'assetto urbano di via IV novembre caratterizzato in questa parte da villette a due piani con antistante area verde o cortilizia è reso possibile a seguito della  DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE del 15/09/2005 (Delibera N.: 74 avente per oggetto:"PRG. MODIFICA DI ASSETTI FISICO MORFOLOGICI DELLA SCHEDA 2.6 "EX DISTRIBUTORE ESSO" (ART. 23.6 N.T.A.).")
Punti qualificanti della variante al Prg:
"La modifica riguarda sostanzialmente il carattere urbano ed edilizio da conferire al fabbricato passando da una soluzione più compatta ma di minor altezza ad un fabbricato maggiormente sagomato e che riduce progressivamente la propria pianta ma raggiunge quote di maggior altezza (la parte più alta prevede di arrivare fino a 7 piani).""La soluzione definitiva che viene oggi sottoposta al Consiglio Comunale prevede, inoltre una limitata occupazione di suolo pubblico (13,80 mq) da parte della costruzione su via IV Novembre; di tale superficie è necessario prevedere la cessione contestualmente alla sottoscrizione della convenzione urbanistica e l'istituzione di uso pubblico in quanto la stessa al piano terra è destinata alla formazione del porticato che caratterizza il fronte di via IV Novembre.""Allo stesso modo la modifica oggetto di approvazione prevede l'istituzione di servitù di sottosuolo per autorimesse a favore del complesso su una superficie di 67,37 mq destinata a rimanere invece di proprietà pubblica."
2009 Inizio dei lavori e dei guai
19 agosto 2010
2010 
Con lentezza esasperante prosegue la costruzione della palazzina denominata "Palazzo Bellaria" che in effetti diventerà un palazzo di sette piani edificato nell'area in precedenza occupata dal distributore ex Esso tra Via Gramizzi e Via IV Novembre.  ancora non si vede niente fuori terra. Questo malgrado gli accordi convenzionali allegati alla delibera del 28 settembre 2006 indicassero in quattro anni i termini per l’urbanizzazione e l’attuazione del piano particolareggiato. In questi quattro anni notevoli i disagi sopportati dai cittadini in termini di viabilità automobilistica, ciclistica e pedonale. La permanenza del cantiere, oltre ai disagi alla viabilità, condiziona la realizzazione dei lavori programmati che interessano il comparto urbano. Recentemente la realizzazione dell’assetto definitivo dell’incrocio con la creazione di un accesso praticabile in via Esperanto da via IV Novembre e l'interramento del tunnel pedonale hanno dovuto essere sospesi. 
La variante al piano regolatore che ha permesso questa costruzione in una zona strategica della città motivava così: " ... progetto che ripropone nella volumetria il tema della porta di accesso alla città con un elemento iconico di maggior spicco al quale si affianca un volume più basso che definisce il limite tra città vecchia e nuova espansione;". Anche questa discutibile scelta è stata poi abbandonata, le due costruzioni iniziali sono state compattate e l'edificio è raddoppiato in l'altezza. Questo iter procedurale,  che ha tenuto impegnato il Consiglio Comunale in più sedute, a mio avviso  non è esemplare, ci limitiamo comunque a evidenziare la gratuità delle motivazioni iniziali in rapporto a quello che effettivamente si va a costruire. Esiguo ci appare anche  l'onere posto a carico dell'impresa costruttrice rispetto ai benefici ottenuti dal costruire su suolo pubblico.
Già a suo tempo avevamo espresso contrarietà alla realizzazione di questo complesso d'impronta meramente speculativa, in uno spazio esiguo oltre ad uno spazio commerciale al piano terra saranno 20 gli appartamenti costruiti, e l'impatto del fabbricato avrà effetto deturpante sul paesaggio urbano. Non sta a noi eventualmente aggiungere che, questa costruzione ed il suo "iter burocratico", sono indicativi della possibile esistenza di rapporti privilegiati tra privato, alcuni privati, e pubblica amministrazione.

2011


La costruzione che insiste in parte sull'area ex-Esso in parte su terreno di proprietà comunale, gentilmente concesso, in questo ultimo anno ha avuto una "accelerazione" e possiamo ammirare lo scheletro dell'edificio già oggi con un solo, per ora, anno di ritardo rispetto ai tempi "tassatvi" assegnati che prevedevano entro il 28 settembre 2010 la riconsegna ai cittadini delle area pubbliche. In questi cinque anni e, per ancora un non definibile tempo, notevoli i disagi sopportati dai cittadini in termini di viabilità automobilistica, ciclistica e pedonale ritardando inoltre i progetti di riassetto viabilità nella zona limitrofa dove è prevista l'eliminazione del sottopasso viario, già chiuso ma ricettacolo di rifiuti urbani.
Ricordiamo che la malafede di politici e paratecnici motivava questa costruzione così: " ... progetto che ripropone nella volumetria il tema della porta di accesso alla città con un elemento iconico di maggior spicco al quale si affianca un volume più basso che definisce il limite tra città vecchia e nuova espansione;" la volumetria ha poi subito cambiata ma di questo abbiamo già parlato.

2012

Dopo anni di inutili tentativi sembra venuto il momento di completare gli interventi sulla viabilità nel nodo tra Via Berzieri, Via Esperanto, Via Gramizzi e Via IV Novembre senza più attendere il completamento dell'intervento d'iniziativa privata previsto per l'area ex-Esso.
La Giunta Comunale ha infatti finalmente deciso di mettere almeno un pezza sulla viabilità attorno con la delibera di giunta numero 107 del 14 Giugno 2012, avente per oggetto la "RIORGANIZZAZIONE DELL’INTERSEZIONE VIA GRAMIZZI-VIA IV NOVEMBRE. PROGETTO DEFINITIVO. APPROVAZIONE". 
Con questa delibera di giunta è stato pertanto approvato il progetto definitivo che prevede la realizzazione di una rotatoria e delle connesse modificazioni delle aree circostanti. Il costo è indicato in euro 274.000 di cui euro 201.013,86 a carico dei "soggetti attuatori" come da convenzione regolatrice e delibera del Consiglio Comunale N. 86 del 28/09/2006; oggetto: PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA AREA EX ESSO IN VIA IV NOVEMBRE -  VIA GRAMIZZI (SCHEDA DI PROGETTO 2.6). APPROVAZIONE.

2014

In data 4 febbraio 2014  viene dichiarato
 il fallimento della ditta costruttrice



9 commenti:

  1. ecomostro che incombe su strade di grande traffico ,forse se al suo posto avessero creato posti auto e messo un po' di verde sarebbe stato meglio.

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    1. condivido in pieno la considerazione di questa persona.....
      il buon senso NON alberga da anni nelle coscienze dei nostri amministratori locali...!!!!!!

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  2. A parte che lì dentro ci starebbero tutti i CC della provincia, vorrei vedere che succederebbe all’uscita delle auto a sirene spiegate, ma anche in normale pattugliamento, così da bloccare il notevole traffico sulla via Emilia. Ci saranno incidenti a raffica. Oppure, si dovrebbero sostituire le auto con una flotta di elicotteri.

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  3. Condivido pienamente.

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  4. Sono d'accordo con Anonimo 10 aprile 15:42

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  5. Una buona scelta a favore dell'arma. Bravi.

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  6. Franco (Pedretti Franco suppongo), ma va tut ben?

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  7. ho sempre ritenuto non idonea la scelta della caserma in quella struttura, ora ancora di più alla luce dei costi emersi.
    la proposta che farò in caso di vittoria alle prossime elezioni sarà di verificare se si è ancora in tempo per spostare la caserma in altro luogo, abbiamo già in mente un paio di aree adatte, smontare la struttura lasciando 1 o al max 2 piani fuori terra che insieme all'interrato potrebbero essere trasformati in un parcheggio.
    non saranno tanti posti auto ma in quella zona sarebbero utili vista la mancanza di spazi e probabilmente con meno di 4,9 milioni.

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  8. Fanno solo chiacchiere, e la caserma nuova dei carabinieri? Booo

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