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mercoledì 29 maggio 2019

La classe 2^ F della scuola Collodi al primo posto nel Concorso Nazionale MIUR CARITAS

Roma, 31 maggio 2019
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Un nuovo riconoscimento per la Direzione Didattica di Fidenza
Vincitori del Concorso Nazionale MIUR - CARITAS - Premiazione a Roma, al MIUR, il 31 maggio

Mentre è ancora vivo il ricordo della trasferta a Palermo sulla Nave della Legalità e della partecipazione a tutte le iniziative legate alla commemorazione di Giovanni e Falcone e Paolo Borsellino, compresa l'entrata nell'Aula Bunker del maxiprocesso e la presenza al corteo per le strade di Palermo, la Direzione Didattica si appresta a vivere un altro importantissimo appuntamento istituzionale.
La classe 2^ F della scuola Collodi, infatti, si è aggiudicata il primo posto nel Concorso Nazionale MIUR CARITAS "Comunità che condividono, creiamo legami" e sarà premiata il 31 maggio a Roma nella sede del MIUR in viale Trastevere.
Gli alunni saranno accompagnati dalle Docenti Annamaria Franzoni, Giorgia Gottofredi, Michela Zoppi e dal Dirigente Scolastico Lorenza Pellegrini.
Il viaggio prevede una visita nella capitale, mentre questo, in dettaglio, è il programma della premiazione:



Ecco un abstract del progetto:

 "Comunità che condividono, creiAMO legAMI" 

Gli alunni della classe 2F della scuola Collodi, attraverso il racconto de “Il pacchetto rosso”, hanno affrontato concetti come condivisione, reciprocità, dono e creazione di legami tra comunità eterogenee. 




Per la realizzazione del progetto si è utilizzata la tecnica del photovoice. 
Nel ruolo di spettatori critici, a una mostra fotografica, i bambini hanno visionato e commentato le fotografie da loro realizzate con la famiglia, in momenti significativi del quotidiano e il momento conviviale che si crea attorno alla tavola è stato quello ricorrente. 
La tavola vissuta a 360 gradi: non solo cibo quindi, ma anche lettura, conversazioni, confronto, svolgimento dei compiti, sviluppo di idee e sperimentazione, momenti ludici, confessioni e conforto… Piccoli gesti di attenzione reciproca, in cui ciascuno si sente accolto e amato, dove il dono non è “la cosa”, ma piuttosto la conferma che l’altro “mi sta a cuore”. 
Con il linguaggio semplice e spontaneo dei bambini, CONDIVIDERE è risultato dare un po’ del nostro tempo, della nostra disponibilità, della nostra amicizia e del nostro affetto. 
In sostanza, “DONARE È DARE UN PEZZETTINO DI SÈ AGLI ALTRI”.  

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