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giovedì 28 novembre 2019

Il Consiglio Comunale con voto unanime ha conferito la Cittadinanza Onoraria alla Senatrice a Vita Liliana Segre

Questa sera, 28 novembre 2019, il Consiglio Comunale, con voto unanime, ha approvato la delibera di conferimento di Cittadinanza Onoraria alla Senatrice a Vita Liliana Segre. 
La proposta di delibera, che vedeva il Sindaco Andrea Massari come relatore, è stata ampiamente illustrata nelle intenzioni e nel significato dal Consigliere Omar Spelgatti, il suo documento è stato apprezzato e, su proposta del Presidente del Consiglio Comunale Rita Sartori, è stato messo agli atti come allegato della delibera. 


La senatrice Liliana Segre è stata promotrice della commissione di inchiesta su fatti di istigazione all'odio, alla violenza, al razzismo e antisemitismo. 
Oggi a 89 anni, la senatrice a vita sopravvissuta ad Auschwitz è costretta alla protezione dalle minacce ed è sotto scorta. 
Aveva solo otto anni quando scoprì cosa volesse dire essere ebrea, quando nel 1938 l’abominio delle leggi razziali la espulse da scuola. Subì – come tutti i ragazzini ebrei d’Italia – l’umiliazione e il dolore di essere esclusa. La madre era morta quando Liliana aveva appena un anno; viveva con il padre Alberto in corso Magenta 55, dove oggi c’è una pietra d’inciampo a lui dedicata. 
Nel 1943, dopo l’armistizio, quando Milano era sotto l’occupazione nazista, Alberto cercò di scappare in Svizzera con Liliana, 13 anni, e due cugini; furono rimandati indietro dai gendarmi svizzeri, arrestati, chiusi in carcere a Varese, poi a Como, poi a San Vittore a Milano. Nel gennaio 1944, consegnati alle SS, i Segre furono deportati in Germania in un vagone piombato. Liliana venne internata a Birkenau-Auschwitz. Sul braccio, il numero tatuato che porta ancora: 75190.

Il Consiglio aveva in precedenza approvato con voto unanime l'Ordine del giorno presentato dal Consigliere Marco Gallicani avente ad oggetto “Fermiamo la Guerra contro il popolo Curdo nella Siria Settentrionale”. La redazione finale della delibera accoglie l'integrazione proposta dal Consigliere Samantha Parri.

2 commenti:

  1. Si tratta di un bel gesto e sono fiera della mia Fidenza, anche se non capisco il bisogno di istituire una commissione d'inchiesta quando le leggi, contro i reati citati, esistono già da tempo. Ma su questo punto Fidenza non c'entra.

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    1. la Claretta ha fatto centro !!
      purtroppo troppa politica in certe decisioni che dovrebbero essere solo "umane"

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