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venerdì 5 giugno 2020

La dittatura prossima ventura

Fonte "la Repubblica"
Molti cittadini, in buona o cattiva fede, ma soprattutto nel secondo caso, sono preoccupati e indignati, per le bieche restrizioni alla libertà adottate dal governo in occasione della pandemia.
Esse sono legittimate dall'art. 16 della Costituzione ("...salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità"). Ma, per costoro, la tragedia sanitaria è una pura invenzione e le misure restrittive messe in atto sono  il prodromo all'instaurazione di un regime totalitario, non si sa bene di che qualità e con quali scopi reconditi. 
Di qui  le solenni manifestazioni di piazza  dei Gilet arancioni, capitanati da un ex-generalone dei CC, e dei seguaci di Salvini&Meloni, assembrati e senza mascherine.
Queste piazze urlacchianti che reclamano il diritto alla libertà, sono tutte prodotti di una certa ideologia, ed è curioso che l'invocazione alla libertà provenga proprio da severi sostenitori di essa, come loro. Questa esperienza di confinamento, -come ha precisato il prof. Massimo Recalcati a “Quante storie”, su Rai 3-, è stata, invece,  l'esperienza collettiva più alta della libertà degli ultimi tempi. Quella intesa non come attributo proprietario personale e privato, che coincide con l'individualismo, non come arbitrio, ma come solidarietà. 
Non è stata una semplice privazione della libertà, ma un'esperienza che ha dimostrato che ci salveremo da questo dramma solo tutti insieme, collettivamente. La libertà non è libertarismo.
Questa considerazione dovrebbe essere oggetto di profonda riflessione per tutti, ma soprattutto per chi è in malafede, per meschine antipatie di partito e miseri rancori personali verso Conte ed il governo, per chi terribilmente ha sofferto per sindrome da carenza di zuppette con pasticcini e cappuccini al bar, birrettine e spritz, e per chi, per qualche mese, ha dovuto rinunciare a sfarfallare per i parchi, come Ninfe e Sileni, in tutine griffate.
Franco Bifani

6 commenti:

  1. Le foto che ho visto su fb e altrove, mi dicono che, la ghenga di Salvini, indossava le mascherine, quella dei gilet arancioni no.

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    1. Clary, non so che foto hai visto. La Meloni aveva sempre la mascherina, Salvini quasi mai, doveva fare i selfie. Molti di Lega e FdI erano molto preoccupati per la ressa dei loro stessi simpatizzanti. Eppure. la Lega è data al 26% e FdI al 15. Se si andasse alle elezioni ora, vincerebbero loro.

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  2. Non faccio commenti. Diamo tempo al tempo.

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    1. Io però, essendo il Tempo prezioso, lo negherei a certa gente.

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