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domenica 30 agosto 2020

Da Lubiana, "l'amata", una lettera di Nino Secchi

Lubiana: la Piazza del Municipio e, sullo sfondo, la Cattedrale di San Nicola

Sono stato davvero sorpreso, favorevolmente sorpreso da Lubiana (che significa “amata” e merita davvero la dedizione e l’amore dei suoi abitanti per la loro capitale). 
Nonostante la ricostruzione e la nuova progettazione della città da parte dell’architetto sloveno Plecnik, nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale, si nota molto evidentemente l’impronta del periodo austro-ungarico che fa di Lubiana un centro visibilmente mitteleuropeo, caratterizzato da una estrema pulizia, ordine, cura degli edifici … veramente una meta da visitare ed apprezzare. 
Lubiana è la piccola capitale della Slovenia. Romantica, specialmente la sera con le luci che si riflettono nei canali. ricca di storia, vivace, giovane come pensiero e piena di attrazioni, Lubiana è una città che sorprende e conquista i visitatori. 
Con i suoi magnifici paesaggi, la straordinaria architettura e il ricco patrimonio culturale (frutto senz'altro di scambi, di retaggio storico e anche contaminazioni), l’atmosfera è allegra e rilassata, si fa molto presto ad amarla. E non si fa fatica a scoprire i suoi tesori, tutti a portata di mano, raggiungibili con una passeggiata. Due o tre giorni a Lubiana sono sufficienti a prendere una quasi completa sensazione della sua bellezza. 
 Sulla collina, domina dall’alto la città adagiata sul fiume Ljubljanica (meritevole di un giro in battello, come dicevo, specialmente la sera), il centro storico custodisce i maggiori monumenti e i siti più interessanti, i bei musei e le gallerie celebrano l’arte ai massimi livelli. Abbiamo anche attraversato il mercato cittadino che rappresenta un concentrato di storia e tradizioni del popolo lubianese. Prodotti veramente a chilometro zero, come suol dirsi. 
La guida che avevamo (molto preparata) ci ha infatti spiegato che ogni espositore presenta prodotti del proprio orto in quanto in Slovenia non c’è ancora una agricoltura intensiva e la matrice contadina del popolo si rivela proprio nel tenere in alta considerazione il proprio “pezzo di terra” dietro il casolare. 
La città vanta numerosi musei, teatri, il teatro dell’opera, gallerie d’arte, un giardino botanico, lo zoo, palazzi davvero importanti che fanno di questa giovane capitale un’autentica meraviglia. La sera precedente il nostro arrivo, nella prestigiosa Piazza del Palazzo del Congresso, dinanzi all’Accademia Filarmonica, si era rappresentato il Nabucco di Verdi e il calendario dei Concerti era, anzi è, davvero interessante e ricco di appuntamenti, questo a significare come sia veramente in alta considerazione la cultura musicale. 

La Chiesa Francescana e il Ponte Triplo

I ponti sono un elemento caratteristico della capitale slovena. 
Numerosi attraversano il Ljubljanica e regalano scorci suggestivi, belli da fotografare o semplicemente, ammirare. Ancora oggi c’è un intenso traffico fluviale di merci e passeggeri. 
Graziosi caffè e locali affollano il lungofiume dove, soprattutto di notte, l’atmosfera si riempie di magia. Sulla cima della collina si erge il castello più antico di Lubiana. Le prime notizie certe della sua esistenza risalgono al Medioevo quando il castello in legno era la sede del principe carinziano Spanheim, governatore della provincia. 
La Cattedrale di San Nicola è uno dei più begli esempi di arte barocca in Slovenia. La chiesa dedicata al santo patrono dei pescatori, sorge sul sito di una basilica romanica del XIII secolo, ma l’attuale edificio con i suoi campanili gemelli risale agli inizi del XVIII secolo. 
Nel 1996, per commemorare la visita di Papa Giovanni Paolo II, sono stati aggiunte due straordinari portali in bronzo. In particolare, la porta principale realizzata da Demšar Tone, simboleggia i 1250 anni del cristianesimo in Slovenia; su quella laterale invece, Mirsad Begić, scultore bosniaco, ha raffigurato il sacrificio di Cristo e la storia della Diocesi di Lubiana attraverso le effigi dei suoi vescovi. 

Uno dei simboli più conosciuti di Lubiana è il piccolo ma caratteristico Triplice Ponte, elegante accesso alla Città Vecchia. In verità, quando fu costruito (1842), era un comune ponte in pietra a singola arcata sul Ljubljanica, a tutti noto come Špitalski most (Ponte dell’Ospedale) anche se il nome ufficiale era ponte Franz, in onore dell’arciduca Francesco Carlo d’Austria, come ricorda la scritta sul piedistallo del ponte.


Si trovano tutti i luoghi gastronomici più popolari con specialità culinarie ed enoteche. Durante la passeggiata per le vie del centro storico, come ho detto prima, merita, anzi è d’obbligo, una sosta al pittoresco mercato centrale, progettato dal famoso architetto Jože Plečnik. 
Oltre alla frutta, verdura e alle spezie è possibile acquistare qualsiasi tipo di cibo, soprattutto specialità slovene.

Da Lubiana, se rimangono ancora un paio di giorni di tempo, affascinante una visita al Lago Bled, tra le colline solitarie tipiche della zona, un lago di origine glaciale e abbellito dalla parete in roccia con il castello medioevale e l’isolotto con la chiesa in mezzo al lago. 
Si può percorrere il contorno del lago per una salutare passeggiata oppure, per me ad esempio, molto più comodo il trenino che percorre l’intero percorso tra le rive del lago e il boschi che lo circondano. 
La perfezione tuttavia non esiste. Appena si giunge al paesino si resta un po’ straniti dall'eccesso di edilizia che tanto per cambiare ha caratterizzato il paese attorno al lago. 
Lungo la sponda ci sono un paio di hotel giganteschi (e alquanto discutibili) e la classica vietta dei negozi totalmente artificiale. Numerosi bar e ristoranti che poco fanno pensare al termine “tipico”. Bisogna anche essere imparziali: se piacciono i posti capaci di mantenere autenticità, direi che Bled l’ha persa. 

Se rimane ancora un po’ di tempo, prima di rientrare in Italia, immancabile la visita alle Grotte di Postumia, un complesso di 20 km tra gallerie e sale. 
Il percorso è agevolato da un comodo trenino sotterraneo che ci trasporta in un percorso di 3,7 km sull’unica ferrovia sotterranea al mondo a doppio binario. I meravigliosi lampadari in vetro di murano che pendono dalla sommità della Sala da ballo contribuiscono a rendere l'atmosfera ancora più favolosa. 
Il prezzo per la visita delle sole grotte in questo periodo è di euro 25/persona. 
C’è però anche la possibilità di acquistare un biglietto combinato per visitare anche il vicino castello di Castel Lueghi (Predjama), da 800 anni inespugnabile, incastrato com’è in una parete verticale di roccia alta 123 metri. Il castello dista pochi chilometri dalle grotte ma è una visita da non perdere. 
Nino Secchi





2 commenti:

  1. C’è anche un altro piccolo centro, appena verso Est da Gorizia, in Slovenia, Nova Goriča, dal 1947 strappata a Gorizia, divisa così in due, come Berlino e Vienna. Dal confine assurdo, controllato per decenni da torri, armate di mitragliatrici, come a Berlino, fuggirono dal Paradiso dei lavoratori di Tito, migliaia di dissidenti. Lo scorso anno, in ferie a Trieste, volevo recarmi a vedere il cerchio, che segna oggi il luogo del vecchio confine italo-sloveno. Ma mi si stringeva il cuore, ho rinunciato, era segnato da troppi rancori, odii e tragedie recenti.

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  2. Nino non potevi descrivere meglio questa gita bellissima ed istruttiva. In chi non ha avuto l'occasione di farla sicuramente ne hai stuzzicato il desiderio!

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