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giovedì 29 ottobre 2020

Comune e imprenditori: lettera congiunta al Ministro Spadafora e al Presidente della Regione

Il Sindaco di Fidenza Andrea Massari, il Vicesindaco allo Sport Davide Malvisi e le imprese del settore sportivo hanno inviato al Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora e al Presidente della Regione, Stefano Bonaccini una lettera congiunta.

“concordiamo con l’intero Governo che la situazione sia grave e che urgano degli interventi robusti. Ma si intervenga con proporzionalità, concetto che è stato usato molto dal Governo stesso e che apprezziamo. Tanti e troppi errori sono stati commessi dagli individui, in particolar modo nella gestione del loro tempo libero. Per moltissimi l’emergenza è stata rispetto delle regole, per altrettanti qualcosa di cui infischiarsene. Questo ci pone interrogativi pesanti sull’aderenza di molti al senso civico richiesto in questa battaglia. Interrogativi che si riflettono sul destino di molte imprese”.
ciò premesso nel documento viene indicata una linea operativa nell'intento di trovare soluzioni per valutare una riapertura del settore a basso indice epidemiologico.
Il Dpcm così come formulato rischia di produrre il dirottamento della domanda verso luoghi all'aperto in cui è alto (e comprovato) il rischio di assembramenti e pratiche "fai da te" che possono veicolare il virus. 

Scrivono Comune e imprenditori nella lettera congiunta inviata al Ministro Spadafora e al Presidente della Regione a seguito del vertice tra Comune e Imprenditori delle palestre:
“Ministro così non possiamo reggere, intuendo che le misure del Dpcm andranno più in là nel tempo rispetto alla scadenza fissata del 24 novembre. Senza poter riprendere le attività, molte imprese vivranno uno stato di lockdown eterno”.

Come proposta Comune e imprenditori giudicano “saggio procedere con un sistema a semaforo. Cioè con misure proporzionali alla gravità della situazione epidemiologica in essere sui territori provinciali”., precisando inoltre che "E’ innegabile che la condizione della provincia di Parma in cui operiamo non sia quella della provincia di Milano o di Genova. Ad oggi abbiamo 12 persone in intensiva, a fronte di quasi mezzo milione di abitanti”.


1 commento:

  1. Avete sentito che ci sono dei bravi cittadini che si sono lamentati delle sirene delle ambulanze? Poverini, hanno ragione, li mandano in ansia. Però, se fossero loro a star male, allora andrebbe tutto bene, vero? Ai primi di settembre, a sirene spiegate, mi hanno portato in Geriatria d”urgenza al Barbieri, con 40 di febbre, per una polmonite da Legionella . Chiedo scusa umilmente, anche se in ritardo, per i miei sensibili concittadini.

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