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domenica 1 novembre 2020

Opzione lockdown



Ultimo aggiornamento alle 14 di martedì 2 novembre

Il nuovo DPCM verrà rilasciato tra questa sera e domattina, ma dalle parole del Presidente Conte nel suo intervento da poco terminato alla Camera (alle 17 sarà in Senato) si evincono alcune importanti anticipazioni dei contenuti del nuovo provvedimento. 
Le misure che saranno valide su tutto il territorio nazionale sembrano essere queste:
  • riduzione fino al 50% della capienza massima sui mezzi TPL;
  • limitazioni agli spostamenti (dopo le 21?) salvo i casi legati a lavoro, salute, estrema urgenza;
  • limitazioni agli spostamenti da e per regioni con situazioni più critiche;
  • DAD per tutte le scuole secondarie (non chiaro se solo di secondo grado o anche di primo);
  • chiusura centri commerciali nei fine settimana;
  • chiusura punti scommesse, gioco e videogiochi ovunque dislocati; 
  • chiusura musei e mostre. 
Saranno individuate “tre aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive”. Ogni regione sarà collocata dentro la fascia in base alla propria condizione. L'inserimento di una Regione avverrà con un'ordinanza del ministro della Salute. 
Il Presidente Conte ha affermato che ogni intervento sarà “vagliato a seconda della soglia di criticità” e basato su vari parametri. Rispetto alla prima fase, quindi, ci saranno misure mirate e differenziate e non un lockdown generalizzato su scala nazionale. 
Quanto ai necessari ristori, Conte ha affermato che “faremo tutti gli sforzi finanziari che servono per costituire elementi di stabilità e certezza per il mondo del lavoro”. 

Ipotesi lockdown: festivi e prefestivi chiusi centri commerciali. No sale gioco e bingo e corner scommesse vlt. No musei e mostre. Riduzione fino al 50% capienza top. Limiti agli spostamenti da e verso regioni con elevati indici di rischio. Limiti circolazione persone nella fascia serale tarda. Medie integralmente in dad. Per regioni a rischio elevato: ulteriori misure restrittive tarate su coefficiente di rischio. Regioni faranno lockdown locali sulla base di 21 parametri come presenza di cas protette con una criticità a settimana, rt, ecc. regioni chiedono, il Ministro alla Salute approva l’ipotesi di una stretta per gli over 70. 

Si lavora, quindi, una nuova stretta, ma non mancano i distinguo come è emerso nella riunione con i governatori, convocati nuovamente per lunedì alle 9. Le Regioni chiedono interventi uniformi in tutta Italia e più di qualcuno avrebbe espresso perplessità su una chiusura generalizzata. 

Lombardia, Piemonte e Liguria, in particolare, avrebbero prospettato la possibilità di limitare gli spostamenti solo per le categorie più fragili, a partire dagli over 70. Un’ipotesi non presa però in considerazione dal governo. 

L’opzione di un lockdown generale, come detto, non piace a tutti. Tra i più critici c’è il governatore della Liguria, Giovanni Toti. «Il Paese non può permettersi un nuovo lockdown», ha scritto l’esponente del centro-destra in una nota per poi proporre la sua ricetta. «Proteggendo i nostri anziani di più e davvero, la pressione sugli ospedali e il numero dei decessi diventerebbero infinitamente minori.

Sarebbe folle richiudere in casa tanti italiani per cui il Covid normalmente ha esiti lievi, bloccare la produzione del Paese, fermare la scuola e il futuro dei nostri giovani e non considerare alcun intervento su coloro che rischiano davvero. Speriamo ci sia saggezza stavolta e non demagogia». 

Il governatore della Liguria è poi è stato oggetto di una serie di critiche per un suo tweet che ha costretto lo staff a intervenire per precisare che il messaggio era stato frainteso. Di qui la precisazione: «I nostri anziani sono i più colpiti dal virus, sono persone spesso in pensione che possono restare di più a casa e essere tutelate di più».

Fonte Il sole24ore

1 novembre 2020


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