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mercoledì 17 febbraio 2021

Sostegno a Aung San Suu Kyi


L’Associazione per l'Amicizia Italia-Birmania di Parma a Milano per il flashmob a sostegno di Aung San Suu Kyi

La mattina del 16 febbraio 2021 a Milano si è svolta la prima manifestazione pacifica a sostegno della Birmania a Milano, in Piazza della Scala, davanti a Palazzo Marino. Presenti diversi membri dell’Associazione per l’Amicizia Italia-Birmania Giuseppe Malpeli di Parma, che ha promosso l’evento insieme al gruppo Voci dal Myanmar.

Oltre 50 persone in piazza che hanno mostrato pacificamente il loro dissenso contro l’attuale dittatura militare, chiedendo a gran voce la liberazione di Aung San Suu Kyi, in arresto da due settimane, e il ripristino della democrazia nello Stato del Myanmar dopo il colpo di stato del 1° febbraio scorso. 

Durante la manifestazione è stato letto un messaggio della senatrice Albertina Soliani, con traduzione simultanea in lingua birmana:

«Sono con voi con tutta la mia vita per la liberazione di Aung San Suu Kyi e di tutto il popolo birmano, mentre mi trovo a Roma a lavorare per questo obiettivo. Oggi diciamo a Milano, all’Europa, all’Italia e al mondo che la democrazia in Myanmar è la nostra democrazia. La disobbedienza civile di tutto il popolo birmano è una lezione di moralità e di umanità davanti al mondo intero. Molto hanno sofferto i birmani, molto stanno soffrendo. La loro autorità morale sta aprendo una strada nuova per l’intera umanità. Aung San Suu Kyi, il suo popolo, la democrazia sono la stessa cosa. Noi siamo una cosa sola con loro».

Durante il flashmob sono stati intonate canzoni della rivoluzione e cori a sostegno degli amici birmani, chiedendo loro di resistere con le proteste e con la disobbedienza civile, anche a costo di sospendere l’attività lavorativa. 

Ma anche un canto finale di speranza: Somewhere Over The Rainbow, ascoltato e sentito da tutti i partecipanti in religioso silenzio. Non sono mancate le testimonianze, come quella di Tin Mi Mi, una giovane donna birmana che ha riportato le drammatiche condizioni di vita della popolazione in Myanmar in protesta, oppressa dal Tatmadaw, l’Esercito della Birmania. Cartelloni, bandiere della Birmania, foto di Aung San Suu Kyi, canti, saluti a tre dita: la comunità birmana in Italia ha dimostrato di nuovo la sua vicinanza al suo popolo in un momento così drammatico per tutto il Paese. 

2 commenti:

  1. probabilmente non sono informato al meglio e quindi chiedo delucidazioni a chi è più ferrato sul tema, ma il problema del popolo rohinghya represso dal governo birmano ??

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    1. Andrea, quello è un popolo che nei secoli ha comunque sempre creato problemi, come accade speso tra minoranze islamiche residenti tra gente di diversa fede. O gli concedono l’indipendenza o continuerà così per secoli. È un’altalena di vendette reciproche, tra buddisti e musulmani.

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