Pagine

mercoledì 5 maggio 2021

77° Anniversario del bombardamento aereo, Fidenza ricorda

"A settantasette anni di distanza l'Amministrazione Comunale e le sezioni locali dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci ricordano il tragico bombardamento aereo subito dalla città e rinnovano la propria vicinanza a tutti coloro che ne furono vittime innocenti.
Eventi di tale portata ci ricordano che la guerra non distingue tra amici e nemici, tra colpevoli e innocenti, ma colpisce tutti indistintamente.
È questa consapevolezza che deve quotidianamente accompagnarci lungo un cammino di dialogo, di pace e di collaborazione tra popoli."

 

Tra il 1944 ed il 1945 il Nord Italia fu sottoposto a numerosi attacchi aerei da parte delle forze aeree alleate.
La città di Fidenza pagò il suo prezzo, subendo mitragliamenti e bombardamenti, nel corso dei quali perirono 162 persone, la maggior parte delle quali fu vittima del bombardamento del 13 maggio del 1944.
Quel giorno, tra le 10 e le 11 di mattina, due formazioni di bombardieri si levarono in volo da aeroporti pugliesi, e si diressero rispettivamente contro Parma e Fidenza. La formazione che aveva come obiettivo Fidenza era composta da 73 bombardieri B-24 Liberator, scortati da caccia P-51 Mustang.
La città fu raggiunta alle ore 14.50 e le prime bombe iniziarono a cadere alle ore 14.51.
Furono sganciate in tutto 570 bombe da 500 libbre.


6 commenti:

  1. Io mi chiedo sempre se era proprio necessario bombardare a quel modo Fidenza, così cine tanti altri paesi molto più piccoli, mietendo vittime innocenti solo nella popolazione civile. Era terrorismo bellico, inutile e dannoso. Fidenza era forse una base militare strategica, da Eliminare inesorabilmente? Che effetto positivo era stato raggiunto, con quel bombardamento?

    RispondiElimina
  2. Io c'ero. Quando caddero le prime bombe sul centro, ero stretto tra le sottane di mia mamma e mia nonna, nel corridoio che porta ai terragli di s. Michele. Boati, usciti fuori sentimmo il meccanico di bici: Butè v par tèrèè! Guardai verso il centro: alte colonne di fumo nero. Il giorno dopo, mio nonno èl mègnàn, fece venire un carretto con cavallo, raccolto il necessario, fummo sfollati nella bassa.

    RispondiElimina
  3. La guerra è GUERRA! Chi fù il pirla che ebbe l'idea di andarcela a cercare?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quindi, sono del tutto giustificati i bombardamenti sulle città, con stragi di civili? Anche le due atomiche sul Giappone?

      Elimina
  4. mio fratello, Gallicani artemio aveva 15 anni e da toccalmatto vide la colonna di fumo e polvere salire in cielo. la mia famiglia ospitò la famiglia longhi per molti anni. Siamo tuttora in contatto con Cinzia, nipote di nonna Cesira, mentre il nonno Longhi era ancora in Africa. gallicani ernestino

    RispondiElimina
  5. Le nostre famiglie si dispersero tutte nei dintorni in cerca di relative sicurezze. Quando, noi bambini ci ritrovammo, ognuno parlava con una cadenza diversa secondo le parti ove avevamo abitato per un paio di anni.

    RispondiElimina