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giovedì 10 giugno 2021

Scoprimento della targa di intitolazione della scuola dell’infanzia Maria Magnani.


Giovedì 10 giugno 2021 nel cortile della sede  della Presidenza della Direzione Didattica Ilaria Alpi ha avuto luogo la cerimonia per la scopertura della nuova targa di intitolazione della scuola dell’infanzia di Via XXV Aprile a Maria Magnani.
Il momento celebrativo si è svolto all’aperto, nel rispetto del distanziamento e di tutte le misure attualmente in vigore per l’emergenza epidemiologica in corso.
La Dirigente Prof.ssa Lorenza Pellegrini, le maestre e i piccoli alunni hanno accolto gli ospiti, le maggiori attenzioni sono state riservate ai tre nipoti della Maestra Maria Magnani.
Dopo i saluti del Dirigente Scolastico Lorenza Pellegrini e delle autorità presenti, l'Assessore alla Scuola Avv. Stefano Boselli per il Comune, e Don Alessandro Frati per la Diocesi, è seguito l'intervento della Prof.ssa Cristina Lusignani, nipote di Maria Magnani.
La consegna dei fiori creati dagli alunni e dalle insegnanti della Scuola Maria Magnani, con lettura delle frasi dei bambini, ha preceduto la scopertura della nuova targa.
Alcune esibizioni  dei bambini della scuola  e la gioiosa sfilata dei bambini stessi hanno concluso la cerimonia.












La data non è stata scelta a caso, proprio il 10 giugno di cinque anni fa la scuola dell'infanzia Maria Magnani veniva inaugurata con una cerimonia alla quale rinviano le restanti quattro foto.




Maria Magnani (1909 - 1984) nasce a Bedonia ma la sua lunga carriera a Fidenza la porterà a risiedere nel Borgo, in zona Duomo. Come si legge nella delibera del Consiglio d'Istituto, Maria Magnani è stata “una stimata maestra della De Amicis (…). 
Stimata lo era davvero, dai suoi ragazzi, come si intuisce dai loro ricordi, e dai suoi superiori, come si evince dai rapporti informativi e dalle note di qualifica. Schiva e di poche parole, tuttavia affettuosa con gli alunni, aveva dedicato alla scuola, il meglio della sua vita”. 
La maestra Magnani divenne di ruolo il 22 novembre 1928 ed è stata testimone diretta dei grandi avvenimenti del '900, dalla Prima Guerra Mondiale al dibattito sui diritti civili degli anni '70. 
Ha visto cambiare l'Italia, mettendo, comunque, sempre al centro la sua vocazione alla docenza. 
Tra i documenti ufficiali si parla di lei come di una maestra “con senso del dovere e diligenza”, “sempre corretta verso tutti. Gode di ottima stima e prestigio”. Caratteristiche che le saranno costantemente riconosciute, anche dal Presidente della Repubblica attraverso una nota di benemerenza conferitale nel 1974.









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