venerdì 6 maggio 2022

Celebrazioni e memoria, non sono la stessa cosa.

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Lettera del Presidente Mattarella al Presidente del Consiglio Mario Draghi sulla legge “Istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino”

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, la seguente lettera:

«Mi è stata sottoposta per la promulgazione la legge “Istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino”, approvata dalla Camera dei Deputati il 25 giugno 2019 e, in via definitiva, dal Senato della Repubblica il 5 aprile 2022.
Nel promulgare la legge, per rispetto delle decisioni del Parlamento, avverto il dovere - anche in virtù delle responsabilità che l’articolo 87, sesto comma, della Costituzione espressamente mi affida nei confronti delle Forze armate - di segnalare che ne risulta sollecitato un intervento normativo organico che riguardi le celebrazioni in onore delle nostre Forze Armate, considerato che quella appena promulgata risulta essere l’unica legge che preveda una giornata in onore di un corpo militare.
Non vi sono difatti, ad oggi, giornate dedicate dalla legge alle Forze Armate nel loro complesso, alle singole Forze armate o a singole Armi, Corpi o specialità di cui sono composte.
Come è noto, ogni anno viene celebrata, il 4 novembre, la Giornata nazionale delle Forze armate che è anche, significativamente, Giorno dell’Unità nazionale.
Peraltro il 4 novembre è definito giorno dell’Unità Nazionale dalla legge 260 del 1949, mentre il suo significato di Festa delle Forze Armate muove da una lunga tradizione, ben radicata nella coscienza civile degli italiani ma non sancita per legge.
Appare opportuno assumere in legge la definizione completa del 4 novembre come Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cogliendo l’occasione per un riordino complessivo delle celebrazioni che valorizzi l’unitarietà delle Forze Armate.
I caduti delle Forze armate sono stati protagonisti di molteplici atti di eroismo e di sacrificio per i quali è doveroso ricordarli. Gli eventi bellici più significativi hanno visto quasi sempre insieme, protagoniste, diverse espressioni delle Forze armate, unite nel sacrificio per il bene del Paese.
Considerate le molteplici e ricche tradizioni delle Forze armate, è presumibile – sull’esempio della previsione di una giornata specifica per il Corpo degli Alpini, la cui storia gloriosa e il prezioso impegno, anche di rilievo sociale, meritano riconoscenza; così come la meritano gli altri Corpi che compongono le nostre Forze Armate - che venga chiesta l’istituzione di altre giornate da dedicare ai numerosi singoli Corpi, Armi, specialità o unità, così come indicato dall’ordine del giorno n. 137 approvato dalla IV Commissione del Senato l’ 8 marzo scorso.
In tal modo si avrebbe un proliferare di ricorrenze e una frammentazione della memoria e della riconoscenza dovuta alle Forze Armate e ai loro caduti. A questo riguardo vi è da chiedersi come sarebbe possibile per le pubbliche istituzioni e per le scuole richiamare l’attenzione e celebrare degnamente – così come richiesto dalla legge appena promulgata - plurime giornate ciascuna dedicata a un singolo Corpo delle Forze armate.
Appare quindi necessario compiere una scelta tra un ricordo comune per le Forze Armate nella giornata in cui si rende loro onore, con l’alto significato civile e morale di celebrarle congiuntamente nella stessa Giornata, ricordando, in quel giorno, il senso del dovere e il sacrificio di tutti i soldati, di ogni Forza Armata e di ogni suo corpo interno, oppure distinguerle nella memoria. Tenendo anche conto che ciascuna Forza Armata e, al loro interno, ciascun Corpo, Arma o specialità, celebra tradizionalmente, ogni anno, la propria festa in base a circolari, disposizioni o iniziative tradizionali da ciascuna di esse assunta.
Sulla base di queste argomentazioni auspico che venga avviata una sollecita riflessione per una adeguata e organica disciplina legislativa relativa alle celebrazioni delle nostre Forze Armate».

 

 Roma, 06/05/2022 (II mandato)

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