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venerdì 12 agosto 2022

Ricordo di Don Pietro Zani, fidentino

Buonasera Ambrogio, oggi sono ritornata a trovare il mio Abatino: 201 anni fa, domenica, se ne andava, di sera, ai rintocchi dell'Ave Maria. La rosa rossa con il nastro rosso è quella del 200*, la volevo togliere per metterne una fresca, poi ho pensato di no. Nessuno l'ha mossa. Fa parte della storia anche quella... (Mirella)

L'Abate Pietro Zani, fidentino nato a Borgo s. Donnino

Il 12 agosto ricorre l'anniversario della morte dell'abate Pietro Zani, nato a Borgo San Donnino il 4 settembre 1748 e deceduto il 12 agosto 1821.

Per conoscere il suo vissuto e il suo operato, all'insegna del motto "Constantia et labor", si è  nel tempo spesa  la professoressa Mirella Capretti autrice  del saggio "Don Pietro Antonio Maria Zani Fidentino autore dell'Enciclopedia Metodica Critico- Ragionata delle Belle Arti".

"Don Pietro si è sempre dichiarato fidentino, non borghigiano, e come tale si è nominato nel titolo dell’Enciclopedia e del libro sull'Incisione e nell’epigrafe per la sua sepoltura.

È pur vero che Fidenza ha una storia molto significativa costellata da tanti personaggi importanti che non sono ricordati; io ho avuto l’opportunità di conoscere da vicino la vicenda umana di quest’uomo e mi è entrata nel cuore, da incontro sporadico per una ricerca di Scuola è diventata la passione dei miei giorni, per questo mi sento di fare qualcosa per lui. Solo la conoscenza, come diceva Leonardo, porta all'amore."

Nelle parole della Capretti  e nei suoi studi sull'Abate  potremo ritrovare il nostro illustre concittadino.

 Don Pietro Zani Per necessità rimase vent’anni a servizio di Enrichetta D’Este, vedova Farnese, come attore di teatro e staffiere, coltivando la sua passione innata per le stampe sui libri del pittore Bertani suo compagno di scena. Col lascito testamentario della Principessa entrò in Seminario e fu ordinato sacerdote. A causa di una precoce sordità non poté occuparsi di una parrocchia e si dedicò allo studio delle Arti. 

 Si applicò prima alla poesia, poi inseguì per tutta la vita il sogno di realizzare un’Enciclopedia d’Arte, documentandosi con faticosi viaggi a piedi nelle più importanti collezioni di città italiane ed europee, in particolare sull’incisione, allora in gran voga. Celebre ai suoi tempi e stimato dai grandi, tra cui due papi,  ebbe aiuti da regnanti, nobili, artisti e collezionisti, tra questi il duca di Parma Ferdinando I e Napoleone Bonaparte, che gli diede 400 scudi di Francia per andare a Parigi.

La duchessa di Parma Maria Luigia d’Asburgo sovvenzionò la stampa dell’Enciclopedia che non fu terminata per la sua morte. Furono pubblicati ventotto volumi su un centinaio. I manoscritti rimasti sono conservati nella Biblioteca Palatina di Parma.

MP

2 commenti:

  1. Grazie alla prof.ssa Bariggi per aver ricordato il nostro illustre concittadino, mirabilmente studiato dalla docente Mirella Capretti.

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  2. Quanta gioia scaturisce dalla cultura! Brava prof. Mirella Capretti che dedica la sua vita a rendere omaggio ai Fidentini illustri.

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