venerdì 9 dicembre 2022

L'ASINO (romano) CHE VOLA di Nino Secchi

"L'Asino vola e i somari guardano" è un detto cinquecentesco famoso, non si applica tuttavia al nostro Nino che, durante le sue Vacanze Romane, indaga, indaga, e scopre che:


Speravo fosse il nostro "Asino che vola" anche a Roma...

Curiosando tra le abitazioni di Lungotevere Tor di Nona, quasi di fronte a Castel Sant’Angelo, mi sono improvvisamente imbattuto di fronte ad un murales che mi ha davvero meravigliato: un asino che vola!
Non ho pensato ad uno strano e singolare collegamento con la nostra Fidenza. Sarebbe stato motivo di orgoglio, per me. 
Essendo, poi, adiacente a Via dell’Arco di Parma, tutto mi parlava di un collegamento con il nostro tradizionale asinello. Ho chiesto a qualche negoziante se avesse conoscenze del murales, a cosa si riferisse, ma avere informazioni tra la gente del posto è come parlare a degli Ufo, capitati a Roma da quale pianeta sconosciuto. 
Un anziano restauratore, intento a rivestire una poltrona di un magnifico damascato oro-argento, finalmente mi diede qualche notizia utile ed interessante. 
“L'asino che vola su un muro a via di Tor di Nona è un’immagine che ogni romano in qualche modo ha nel cuore” sottolineando con una ormai perduta identità “romano”. 
"L’asino, con le ali azzurre, un tempo non era il solo dipinto sui muri della zona, lo circondavano tanti altri disegni, con sgargianti colori”. 
Era il 1976 e un gruppo di ragazzi riuniti in un “collettivo” - all’epoca si chiamavano così - pensò di richiamare l’attenzione sugli antichi edifici del centro espropriati dal Comune e poi lasciati in stato di abbandono, con le finestre murate e i muri pericolanti, così lessi dopo da un vecchio “stradario romano” "
L’opera raggiunse il suo scopo e in un certo senso divorò sé stessa: le case furono restaurate e il restauro cancellò i dipinti, con la sola eccezione dell’asino volante che nel frattempo era diventato un simbolo di quel movimento e quasi di un'epoca. 
 Il nome dell'artista che dipinse l’asino che vola oggi non lo ricorda nessuno. 
Nessun collegamento con la nostra Fidenza, ma certamente un punto identificativo per iniziare un percorso quasi sconosciuto al turista, un percorso ricco di arte e cultura che ci porta a confermare, se ce ne fosse bisogno, che Roma è uno scrigno così ricco da non finire mai di scoprire.

Speravo fosse il nostro "Asino che vola" anche a Roma... rimane tuttavia un riferimento "borghigiano".
Nino Secchi

1 commento:

  1. Grazie, molto interessante!
    Complimenti a lei per lo spirito con cui si avvicina alle cose per conoscere.

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