È già Pasqua di Risurrezione, momento sublime di Fede che la Chiesa celebra e ci fa rivivere.
A corto di idee per giungere con un pensiero augurale alle persone che mi sono care, ritorno sui miei passi, e ripropongo un'immagine da un mio vecchio biglietto: il viso di un Cristo Portacroce - non bello, ma incisivo e vibrante - dipinto su una tavoletta di legno dal padre di Parmigianino, secoli fa, in queste terre padane, allora sicuramente con più nebbia, ma anche con più fede.
La sua lacrima ora, come la prima volta, mi coinvolge...
Considerando l'incertezza dei tempi difficili che stiamo vivendo, cercherò di non deludere il Dio che per noi si è fatto uomo e per noi è morto in croce, in attesa di quel "posto" che ci ha promesso (Giovanni 14:1-12) - nella speranza che non sia troppo in fondo, perché son piccola e ci vedo poco - ricordando le parole di una bella lirica di Beppe Cantarelli: "Ma se mi perderò, anche Dio piangerà".
È Risorto: ogni erba ha il suo fiore, facciamo festa pure noi !
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