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sabato 13 maggio 2023

Celebrazione in memoria delle vittime dei bombardamenti del 1944

Sabato 13 la città ha ricordato il tragico bombardamento aereo subito dalla città nei giorni del maggio 1944 in due distinti momenti, parte di un'unica cerimonia volta a rinnovare vicinanza alle vittime innocenti.


Nel primo pomeriggio alle 15.30 nella chiesa del cimitero comunale, officiante Don Mario Fontanelli, parroco di Santa Maria Assunta, la recita del santo Rosario ha preceduto la benedizione e deposizione della corona di alloro nella cappella del Cimitero Urbano dedicata alle vittime.

Nel Santuario della Gran Madre di Dio, alle ore 18.00, il momento più partecipato con la Santa Messa quest'anno presieduta da Don Gianemilio Pedroni, Vicario Generale della Diocesi di Fidenza.



Al termine, nello spazio antistante la cappella della chiesa dedicata alle vittime, il Comm. Alfredo Isetti, Presidente Provinciale dell'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ha letto il suo breve messaggio:
"Vi porto il saluto della associazione nazionale delle vittime civili dl guerra, ringrazio l'Amministrazione Comunale di Fidenza, unitamente alla sezione locale della Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, qui rappresentata dal dott. Ambrogio Ponzi, per questa cerimonia, oltre a tutti i convenuti.Sono passati 79 anni dal bombardamento del 13 maggio 1944 e l'alto livello dl civiltà dl questa comunità così segnata, è ben chiaro; come ogni anno siamo qui per non far perdere la storia e la memoria dl questa tragedia.
Fidenza e' stata una delle città più duramente colpite durante la seconda guerra mondiale e gli effetti dl queste tragedie ancora ci uniscono per continuare a divulgare un messaggio di pace che trasmetta consapevolezza alle giovani generazioni, per evitare gli errori che, nostro malgrado, ci ha consegnato la storia."
La Prof.ssa Maria Pia Bariggi, assessore alla cultura del Comune di Fidenza, in rappresentanza dell'amministrazione, ha poi concluso questo ultimo momento con il suo intervento ricco di spunti di riflessione e non certamente privo di richiami alla contemporaneità. 

(Foto di Mirella Capretti)

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