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martedì 2 maggio 2023

Era sabato quel 13 maggio 1944 ...


79° Anniversario del bombardamento aereo su Fidenza

13 maggio 1944 – 13 maggio 2023

A settantanove anni di distanza l’Amministrazione Comunale e le sezioni locali dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci ricordano il tragico bombardamento aereo subito dalla città e rinnovano la propria vicinanza a tutti coloro che ne furono vittime innocenti.
Eventi di tale portata ci ricordano che la guerra non distingue tra amici e nemici, tra colpevoli e innocenti, ma colpisce tutti indistintamente. È questa consapevolezza che deve quotidianamente accompagnarci lungo un cammino di dialogo, di pace e di collaborazione tra popoli.
Commemorazione
Sabato 13 maggio 2023

Ore 15.30 Rosario in memoria delle Vittime e deposizione corona di allora nella cappella del Cimitero Urbano

Ore 18.00 S. Messa nel Santuario della Gran Madre di Dio celebrata da Don Gianemilio Pedroni Vicario Generale della Diocesi di Fidenza







Era sabato, sabato di primavera, quel 13 maggio 1944 e:

                        L'aria detersa dal vento
                               lascia libero il sole.
                        Rincuora l’improvviso tepore
                                uomini e cose.
                        Su siepi, orti e prati la vita esplode.
                        E’ primavera
!

ma:
                        Improvviso e pur temuto
                            il lacerante urlo della sirena.
                        «Via ! Via! Presto, andiamo!»

                         È ormai mezzogiorno passato,
                            ma  nessuno riposa.
                        A un tratto l’orecchio teso avverte 
                            un cupo rombo lontano:
                        «Saranno di passaggio!»
                        «Speriamo !»
                        Il rombo sempre più si accosta.
                        Ora, assordante, incombe.
                        «Forse passano oltre!».
                        Un sibilo ! 
                        Il tempo di udirlo appena
                            e subito fumo scoppi e grida.
                        Buio su tutta la terra.


                S'allontana il rombo. Tace.
                Per un istante gelido silenzio di morte
                    sotto il greve incombere del fumo.
                Ma d’istinto si rianimano le strade
                    si cerca e si scava.
                Qualcuno chiama. Grida flebili, soffocate.
                Urla. Sgomento.
                Raccolta e conta di feriti e morti.
                Riconoscerli e la forza di chiamare 
                       chi forse ancora non sa 
                        o teme solo o spera. (*)

(*) Brani tratti da "13 MAGGIO 1944" pubblicato nella raccolta "Come in trasparenza..." di Don Lino Cassi 




2 commenti:

  1. beatrice.rebecchi.57@gmail.com2 maggio 2023 alle ore 20:33

    Mi chiedo sempre come sia possibile vivere con la paura (e la certezza) che grappoli di bombe ti cadano addosso, distruggano tutto...Come dopo un terremoto...Se ti salvi, non hai più nulla: casa, ricordi, nulla... È terribile.

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  2. ...ancora oggi stesse immagini in Ucraina e in tanti paesi dimenticati. Perché e a che fine tutto questo?Grazie Ambrogio per ricordo e immagini !

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