mercoledì 14 febbraio 2024

La Cittadella di Fidentia e i santi patroni Faustino e Giovita

Domani 15 febbraio è il giorno dei Santi Martiri Faustino e Giovita che hanno un particolare legame con la nostra città, la leggenda vuole che abbiano sostato nel suburbio di Fidentia, in Cittadella, convertendone gli abitanti. Furono poi portati a Brescia e lì decapitati.
A loro dedichiamo questa pagina.


La Cittadella



"All'amore per il natio borgo ed all'alta maestria del pittore Ettore Ponzi, si deve questo scorcio panoramico di via Zani. eseguito dal vero attorno al 1930. Non si è a conoscenza di altre immagini del popolare quartiere, più noto come "Cittadella", da intendersi non come luogo fortificato, ma forse come semplice introduzione alla città per la sua ubicazione a ridosso delle sue mura di difesa. In effetti ne rappresentava il suburbio a sera. 
Esso venne letteralmente ridotto in polvere dal bombardamento aereo del 13 maggio 1944.
Sulla destra, si intravede l'accesso all'androne della trattoria della Colombina e due botteghe in cui si alternavano valenti artigiani: un sarto per uomo, un meccanico per biciclette prima e per motocicli dopo, un maestro sellaio e commercianti al minuto di generi vari.
In adiacenza, era l'alloggio detto stalliere e, di seguito, l'ingresso carraio al vasto cortile ed alle stalle, un grazioso giardinetto e la casa padronale del proprietario dello stabile.
Sulla sinistra, una serie di vetuste e caratteristiche casupole.
La via maestra seguiva il tracciato dell'antica via Emilia o Romea.
Il quartiere aveva inizio poco prima della strada circondario, dove il canale Otto mulini curva bruscamente verso settentrione.
Il posto era denominato la “gareute”, in ricordo dell'abitacolo dei dazieri che un tempo vi sorgeva, e terminava con la porta medioevale, rasentando prima il “prato della monta” (da una dolce gibbosità che lo contrassegnava) ed il muraglione del “Pozzone” poi.
L'esservi nati e cresciuti costituiva di per se un democratico blasone di autentico borghigiano, tanto più che nei pressi sgorgavano le acque del "Fontanella" una polla sorgiva famosa per la sua freschezza e sapidità."
Vittorio Chiapponi

Oggi nel tessuto urbano di Fidenza nulla richiama la Cittadella, antico quartiere occidentale della nostra città sistemato nel primo tratto dell'attuale via Abate Zani.
La chiesa del quartiere si trovava dove ora abbiamo l'edificio delle poste ed era dedicata ai Santi Faustino e Giovita.
Le annotazioni storico-leggendarie rimandano al terzo secolo e al processo di cristianizzazione del nostro territorio che si vuole sia stato promosso dai due Santi, Faustino e Giovita, di cui oggi, 15 febbraio, ricorre l'anniversario della salita in cielo come ci ricordano gli "Acta Sanctorum" ed il calendario.
La parrocchia in effetti ha mutato nel tempo il suo spazio territoriale raggiungendo e superando l'attuale alveo dello Stirone ed oggi ha come riferimento la chiesa di Sant'Antonio Abate. Si tratta tuttavia di un riferimento formale, attualmente la parrocchia dei santi Fustino e Giovita è menzionata solo negli annuari diocesani e non ha parroco. All'incertezza urbanistica si è aggiunta quella ecclesiatica!

Nelle "memorie patrie" del nostro concittadino Stanislao Ferloni ricopiata nel 1839 da Angelo Riccardi troviamo questo interessante appunto:

SS. Faustino e Giovita 

"Anno 221 - Circa questo tempo continuando la persecuzione chiamata la terza contro dei cristiani, quantunque l’Adriano Augusto mai non avesse a pubblicarla alcuna legge contro i Cristiani; tuttavia, in vigore dell’editto di Traiano seguitò la persecuzione, dal canto dei governatori delle Province Romane.
In questi tempi adunque nei sobborghi verso occidente di Fidenza i primi apportatori del Vangelo furono due fratelli Faustino e Giovita Preti Bresciani i quali dopo di aver subito tormenti in Roma mezzo martirizzati dall’empio Traiano fu ordinato che favero condotti in Brescia e sotto poi ad Adriano furono ricondotti a Roma, indi per di nuovo a Brescia, dove vennero coronati delle corona dei martiri. 
Questi due Santi fermatesi nei suddetti sobborghi di Fidenza, benché di passaggio convertirono alcuni abitanti di quel sobborgo in virtù di alcuni prodigi dei detti Santi operati come afferma il padre Buce Bollandista nella vita dei detti SS il 15 febbraio e sempre più credesi veritiero il di sopra accennato che questi SS. compartite avessero meravigliose grazie a questi nostri suburbani mentre è certissimo che la prima chiesa che venne edificata quivi fu dedicata a detti SS che in oggi sono il titolare della parrocchia suburbana di Fidenza a sera questa benché con l’andar del tempo sia stata distrutta attesa di lei antichità, dalla memorie che si hanno questa esistendo sulla via Claudia 50 passi circa dalla parte occidentale di S. Donnino ed in faccia al portone rustico dell’Osteria della Colombina esisteva detta chiesa confinante colla suddetta strada e vi sono ancora i fondamenti sotto terra e la casa che era contigua a detta chiesa è di ragione del Paroco Rettore di S. Faustino e Giovita e la parrocchia, dopo la caduta della chiesa, fu trasportata nella cattedrale."
(Ferloni-Riccardi) 



4 commenti:

  1. Semplicemente favoloso! Grazie Ambrogio

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  2. Concordo. Quanto è importante e commovente conoscere il nostro passato! Grazie!

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  3. Per un "stréjé" ultraottantenne come me, leggere "FIDENZA" è come tornare a casa. Grazie!

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  4. Grazie mille. Sono notizie preziose per i fidentini che vogliono conoscere la storia della loro città. Molto bello e interessante.

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