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domenica 28 aprile 2024

Quel mese di maggio a Fidenza ottant'anni fa

Ettore Ponzi, olio su tela 1947 - Collezione privata svizzera


Caduti civili di tutte le guerre

Non c'è posto per i loro nomi

nei martirologi ufficiali:

Sono l’umanità senza nome,

l'umanità inerme che subisce,

                 l'umanità che paga.

      ...

Inizia così una "composizione" don Lino Cassi dedicata ai Caduti Civili.

L'ho ripresa in questi giorni che precedono l'80° anniversario dei due più feroci bombardamenti che la nostra città subì durante l'ultimo conflitto nel maggio del 1944.

Una lapide marmorea incastonata sulla facciata del Palazzo Comunale ci rimanda a quegli eventi mentre una cappella laterale della chiesa Santuario della Gran Madre di Dio, oggi chiesa parrocchiale di san Michele Arcangelo, custodisce l'altare e il dipinto di Latino Barilli che la pietà cittadina ha, a suo tempo, voluto dedicare alle vittime.

Lì, davanti a quell'altare e a quel dipinto, la comunità fidentina si ritrova ogni anno il 13 maggio, giorno dedicato alla commemorazione civile e religiosa.

E' inoltre consolidata consuetudine che, nella Cappella-Sacrario del Cimitero Comunale in cui i resti dei caduti hanno trovato pace, nello stesso giorno, vi sia la benedizione e posa di una corona di alloro.

Ottant'anni sono passati, e se quei tragici eventi, nel passare del tempo, possono esserci sembrati sempre più remoti, quest'anno sono altre immani tragedie in altre parti del globo a ricondarci delle sofferenze della nostra città, della nostra gente.



3 commenti:

  1. È proprio così. Grazie, Ambrogio.

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  2. Grazie, Ambrogio.
    Bellissimo per me il Duomo dipinto da Tuo padre, che presenti!
    Anche se i ruderi del settecentesco seminario a sinistra e il vuoto in primo piano ci riportano alla distruzione dei bombardamenti, a briciole di vita vissuta persa per sempre...
    C'è un' aria sospesa, è vero, ma l'abside, dai colori caldi, sembra ergersi altera, fiduciosa, come due mani giunte in preghiera, pur in un cielo incerto...
    Grazie anche del Tuo continuo dare voce agli scritti di Don Lino Cassi, sacerdote di grande e profonda sensibilità che sa nascondere la verità cruda in armoniose parole poetiche.

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  3. Si rinnova come ogni anno un momento tristissimo della nostra storia mai dimenticato Irene Gambarini

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