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mercoledì 17 dicembre 2025

Un comune emiliano dal primo novecento alla Costituente


L'anno che va a terminare conclude un quinquennio carico di tensioni che avevamo pensato di aver messo in archivio.  Da quì il bisogno di riprendere il filo della nostra storia, di riscriverla, esorcizzando così il temuto rischio di ripetere gli stessi errori e rivivere le stesse conseguenze.
Segnalo di seguito, con le parole degli autori, Augusto Bottioni e Domenico Vitale, l'iniziativa editoriale la cui presentazione, si terrà al Teatro Magnani di Fidenza sabato 20 dicembre.    (A.P.)

 

“Presentazione libro “Da Borgo San Donnino a Fidenza – Storia di un comune emiliano dal primo novecento alla Costituente” di Augusto Bottioni e Domenico Vitale, edizioni Mattioli 1885.

 Sono trascorsi più di cento anni dall’irruzione in Municipio di un manipolo di fascisti di Borgo San Donnino che estromise, con la violenza e il disprezzo della legge, il sindaco in carica, Roberto Marchetti. 

È un tempo lungo quello che ci separa dal 1922 e dal successivo ventennio di dittatura fascista : nonostante gli anni trascorsi, “Da Borgo San Donnino a Fidenza – Storia di un Comune emiliano dal primo Novecento alla Costituente”, di Augusto Bottioni e Domenico Vitale promosso dall’ANPI di Fidenza e pubblicato dalla casa editrice Mattioli 1885 nella collana Quarantatrezerotrentasei, apre per la prima volta lo sguardo e l’analisi storica su quanti, e non furono pochi, non accettarono di sottomettersi all’oppressione del ventennio fascista e scelsero di testimoniare, spesso con gesti isolati, singoli atti di coraggio e silenziose azioni di opposizione, un impulso di dignità e un desiderio mai definitivamente sconfitto di libertà.

Il volume colma un vuoto e restituisce il nome a molte fidentine e fidentini, che nelle proprie case, nelle campagne, nell’esilio, nel gelo della pianura russa, sulle montagne dei Balcani, a Cefalonia e nei campi di concentramento affermarono la loro irriducibile umanità e coerenza.
Viene finalmente corretta l’immagine edulcorata del fascismo locale, quasi fosse soltanto una spiacevole parentesi e, allo stesso tempo, un elemento modernizzatore attraverso le opere pubbliche.

Augusto Bottioni approfondisce in vari capitoli di dolorosa documentazione le vicende dei sovversivi schedati nel casellario politico, degli ebrei, degli Internati Militari Italiani (IMI) e degli altri fidentini che si trovarono sui campi di battaglia nei Balcani, in Russia, a Cefalonia, nelle fila dell’esercito cobelligerante.

Domenico Vitale esplora Borgo San Donnino, capitale del riformismo socialista, le origini e rievoca la fondazione della prima Camera del Lavoro di Borgo San Donnino nel 1894, l’apostolato laico di Luigi Musini, la ventennale presenza in parlamento di Agostino Berenini e l’azione organizzativa di Giovanni Faraboli, bracciante, socialista e promotore del cooperativismo integrale.

“Da Borgo San Donnino a Fidenza” disegna un profilo del Novecento fidentino e della sua comunità contrassegnato dal socialismo post-garibaldino e riformista della seconda parte dell’Ottocento, dal processo di industrializzazione di inizio Novecento, dalla funzione di una classe operaia numerosa ed organizzata, dal ruolo di guida dei partiti della sinistra e del movimento sindacale. 

Le idee laiche e socialiste, i militanti comunisti, i cattolici, le organizzazioni dei lavoratori e le sedi della democrazia che vennero travolte dai fascisti di Borgo San Donnino risorsero nel 1943, trovarono un concreto approdo nel movimento resistenziale e si consolidarono a guerra finita e Liberazione avvenuta, ma non avevano mai cessato di esistere durante la dittatura.
La vittoria della Resistenza e il ritorno della democrazia non espressero intenti persecutori o, peggio, atti di vendetta, ma rappresentarono il profondo rispetto della persona umana anche quando essa si presentava con il profilo dell’avversario più spietato. È una delle lezioni morali che la Resistenza ci ha consegnato e che non sempre viene ricordata.

LA PRESENTAZIONE SI TERRA’ AL TEATRO MAGNANI DI FIDENZA SABATO 20 DICEMBRE ALLE ore 18,00, ALLA PRESENZA DEGLI AUTORI, DELLA  PROF. ANNA TONELLI DELLUNIVERSITA’ DI URBINO E DI PIERLUIGI BERSANI – INGRESSO LIBERO

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