giovedì 17 marzo 2011

Visita al Museo Civico del Risorgimento "Luigi Musini"



La proposizione del Museo del Risorgimento "Luigi Musini" come centro ideale e reale delle celebrazioni è stata l'avvenimento vincente di questa giornata, l'ultima dei primi 15o  anni di Unità d'Italia. Al completo la prima visita guidata che si è snodata tra le stanze del museo che raccoglie cimeli risorgimentali e che, con l'ordinata esposizione di manifesti, oggetti, armi ed altro copre anche avvenimenti che si coprono un'intero secolo. Spero che l'impegno di organizzare altri momenti di visita abbia altrettanto successo. Sorprendente l'episodio poi di quei familiari che hanno avuto la prova visiva che il nome del loro avo, Giuseppe Piccinini, fosse elencato nell'Album dei Mille. 

MUSEO CIVICO DEL RISORGIMENTO "LUIGI MUSINI"
Situato al primo piano del prestigioso ex convento settecentesco delle Madri Orsoline, il Museo ospita un'importante collezione di cimeli e testimonianze che documentano la storia del territorio e quella nazionale dal periodo napoleonico alla Resistenza. La parte centrale della raccolta è stata donata al Comune da Nullo Musini, figlio del garibaldino Luigi che partecipò con altri trecento fidentini alle campagne risorgimentali per l'Unità Nazionale. Il percorso museale, in ordine cronologico, prende avvio con oggetti e documenti legati a Napoleone e Maria Luigia, per proseguire nelle sale successive con il periodo di dominazione Borbonico, i moti risorgimentali, le tappe dell'unità d'Italia attraverso le immagini dei suoi protagonisti, le sale dedicate a Giuseppe Verdi e a Luigi Musini, fino a toccare la prima guerra mondiale, la guerra di Spagna, la seconda guerra mondiale e la Resistenza. 
(Comune di Fidenza)


ALBUM DEI MILLE
Tra i preziosi oggetti facenti parte del Museo del Risorgimento spicca per importanza e rarità l'album dei mille, uno dei pochissimi esemplari esistenti, che contiene le fotografie dei protagonisti della spedizione garibaldina del 1860. L'album, in pelle marrone con la scritta "Album dei 1000 sbarcati a Marsala” presenta in prima pagina la foto di Giuseppe Garibaldi, appoggiato al bastone, con il caratteristico poncho, inserito in una cornice colorata decorata con rose, mughetti e viole del pensiero.
Seguono le foto, in formato “carte de visite” dei garibaldini, tra cui si riconoscono Giuseppe Cesare Abba, scrittore cui si devono le memorie della spedizione da "Quarto al Volturno”, Stefano Canzio, aiutante di campo di Garibaldi, di cui sposerà la figlia Teresita, Francesco Crispi, Rose Montmasson, moglie di Crispi. C'è il figlio di Garibaldi, Menotti, il figlio di Daniele Manin, Giorgio, Francesco Nullo, caduto combattendo per l'indipendenza della Polonia, Ippolito Nievo, autore delle "Confessioni di un italiano”. Al numero 753 il fidentino Eugenio Pescina, imbarcatosi diciassettenne con i mille a Quarto. 
(Comune di Fidenza)
LUIGI MUSINI (1843-1903)
Figlio di Carlo, medico, Luigi Musini comincia a interessarsi giovanissimo agli ideali risorgimentali e alla lotta per l'unificazione della penisola. Dopo una breve esperienza come volontario dell'esercito Sardo a Modena, partecipa tra le fila dei garibaldini alla campagna militare in Trentino, combattendo a Condino e Bezzecca. Nel 1867 si aggrega ai fratelli Cairoli che tentano di fare insorgere Roma, ma la spedizione accerchiata a Villa Glori, viene decimata e solo Musini e pochi altri riusciranno a mettersi in salvo. Nel 1869 si laurea in Medicina a Bologna e l'anno seguente si arruola come volontario con il grado di ufficiale medico nella Brigata Menotti Garibaldi nella campagna dei Vosgi, a difesa della Repubblica Francese contro i prussiani. Negli anni successivi si dedicherà attivamente alla vita politica su posizioni repubblicane e poi socialiste. Fonda sia il periodico «Il Fidentino», sia «Il Nuovo Salsomaggiore».
 (Comune di Fidenza)

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