Non si allentano apprensione e attenzione degli abitanti di Castione Marchesi in merito al progetto che prevede la realizzazione di un area a destinazione produttiva a pochi metri dal paese.
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mercoledì 29 febbraio 2012
lunedì 27 febbraio 2012
La provincia frena il cemento (o almeno lo dice)
Corredato da foto ad alta definizione e da un'audio intervista è stato pubblicato il proclama della Giunta Provinciale di Parma relativo al giro di vite sul consumo del territorio agricolo della provincia. Il comunicato è alla pagina notizie.parma.it/page_433664 e viene qui, più sotto, integralmente ripreso.
sabato 25 febbraio 2012
Storia d'ordinaria prigionia
L'acquerello, opera di Ettore Ponzi, ritrae un aereo abbattuto nei pressi del campo di concentramento Oflager 83 di Wietzendorf. Il lavoro è del 1945, verosimilmente del maggio-giugno 1945, dopo la liberazione del campo ed in attesa delle disposizioni per il rientro che arriveranno solo nell'agosto dello stesso anno.
Leggendo il diario, recentemente pubblicato, del Capitano Lamberto Prete, pure lui internato nel campo di Wietzendorf, credo di aver trovato un possibile riferimento all'episodio relativo all'abbattimento dell'areo.
In data 22 gennaio 1944 annota il Capitano Prete nel suo diario riferendosi ad un attacco aereo accaduto quella motte:
"Lo spettacolo è apocalittico e molti di noi s'inzeppano presso la finestra per vedere. Ad un tratto il fracasso diventa infernale e la nostra baracca subisce un sussulto: un aereo è passato rasentando il nostro tetto ed è andato a sfracellarsi a qualche chilometro. Uno scoppio, un bagliore, molti calcinacci cadono: poi più nulla oltre il rumore della pioggia e dell'ansimare dei dormienti. Tutti raggiungono il loro posto-letto compresi quei 3 o 4 ufficiali che indugiavano presso la stufa. Fra poco tutti dormiranno al tepore sviluppato dai corpi sotto una coperta o un pastrano. Il giorno successivo molti commenti mentre qualcuno dei più giovani, che hanno dormito sognando pasta asciutta e bistecche, si avvicina ai gruppi chiedendo di che si tratta."
Pensare che per più di un anno la carcassa dell'areo sia rimasta nel campo può sembrare azzardato vista la penuria di materie prime determinata da esigenze belliche, ma la cosa non è impossibile e mi piace crederla proprio perché suggestiva.
Relativamente al Diario del Cap. Lamberto Prete vedi anche la pagina:
"Dal fronte ai lager di Leopoli e Wietzendorf"
Relativamente al Diario del Cap. Lamberto Prete vedi anche la pagina:
"Dal fronte ai lager di Leopoli e Wietzendorf"
lunedì 20 febbraio 2012
Narseti C. M. Gino, italiano classe 1921.
Aveva esattamente 60 anni l'Italia Unita quando, nel 1921, nacque Gino Narseti, ma fu amore a prima vista ed oggi Gino, ormai novantenne, le resta fedele anzi ostenta il suo patriottismo ad ogni occasione solenne.
“Nel tuo ventre, Milano” di David Maria Turoldo
Cronaca in versi di un viaggio di Turoldo nell'inferno del carcere di San Vittore "fra i neri sogni" di una bolgia d'inferno. Stajano ha ritrovato il foglietto fra le pagine di un libro. Due righe di dedica: "A Corrado per il molto che ha fatto in favore di questi fratelli ora dimenticati da tutti". Per approfondire: “Nel tuo ventre, Milano”, la poesia segreta di David Maria Turoldo |
Aveva denunciato di aver subito violenze ma il carcere smentisce qualsiasi abuso.
Incontro con Simona Atzori
sabato 11 febbraio 2012
Centenario della presenza delle Canossiane a Fidenza
venerdì 10 febbraio 2012
Le varianti urbanistiche: termometro della corruzione
hai sentito l'ultima parte della puntata di Ballarò ? Io l'ho riascoltata in piccola parte su questo sito :
Prova sentire la parte ultima dal minuto 1 h. 52min. 35 sec. cosa spiega l'economista Prof. Vaciago in merito alle varianti urbanistiche.
Molto interessante, ma da Noi non è così?
giovedì 9 febbraio 2012
Salsomaggiore Terme: la Casa del bambino
Questa struttura,
inaugurata nel 1942, faceva parte di una serie di interventi di
valenza sociale, come colonie marine e montane, ambulatori, case
popolari ed altro, che il regime fascista realizzò tra gli anni
trenta ed i primi anni quaranta. Destinata ad assicurare soggiorno e
cure termali per i più piccoli funzionò per più di trentanni
subendo poi la sorte di tanti altri degli edifici menzionati.
mercoledì 8 febbraio 2012
La figura di Ercole nella Cattedrale di Fidenza
Ercole dell'ambone all'esterno della chiesa di Borgo San Donnino a Fidenza |
Brescia, l'antica Brixia romana le cui origini si collegano al mito di Ercole, ha dedicato nei mesi scorsi al suo leggendario fondatore una rassegna archeologica e iconografica, unica nel suo genere, sotto il titolo "Ercole fondatore dall'Antichità al Rinascimento". Uno dei punti essenziali evidenziati, dal ricco catalogo a cura di Marco Bona Castellotti e Antonio Giuliano, è la ripresa in epoca cristiana della leggenda dell'eroe pagano, la cui figura si carica nel Medioevo di significati morali ed è avvicinata a quella di Cristo per la perseveranza, la lotta contro il male e la sopportazione, fino a diventarne una sorta di prefigurazione.
lunedì 6 febbraio 2012
Dal fronte ai lager di Leopoli e Wietzendorf
La storia di Lamberto Prete, internato prima a Leopoli poi a Wietzendorf, s'incrocia con quella di alcuni nostri concittadini pure internati negli stessi campi. A Wietzendorf, come abbiamo già detto Ettore Ponzi ma potremmo fare tanti altri nomi, per Leopoli il compagno di prigionia potrebbe essere stato Dante Rainieri, scomparso nel 2011.
Ora è in pubblicazione, per iniziativa del nipote Matteo, il diario di prigionia di Lamberto. Quel che segue è la breve biografia di Lamberto prete così come raccontata nel sito web a lui dedicato, di seguito la recensione del libro ripresa dallo stesso sito web.
Ora è in pubblicazione, per iniziativa del nipote Matteo, il diario di prigionia di Lamberto. Quel che segue è la breve biografia di Lamberto prete così come raccontata nel sito web a lui dedicato, di seguito la recensione del libro ripresa dallo stesso sito web.
Lamberto Prete nasce il 23 ottobre il 1904 a Castel di Sangro (AQ), dove suo nonno, giovane filogaribaldino carambolescamente sfuggito ai reazionari del vicino Molise, cercò rifugio verso il 1860 e definitivamente si stabilì.
Proviene da una famiglia di agiati commercianti, le cui fortune principiarono allorché suo padre, divenuto sarto provetto a seguito di un pluriennale soggiorno napoletano, avviò nel natio centro altosangrino la produzione in serie e la vendita di abiti preconfezionati.
Frequentate le scuole tecniche presso il collegio San Giuseppe a Roma, e dopo aver conseguito all'Aquila il diploma in Ragioneria, Lamberto Prete collaborò efficacemente nella conduzione dell'ormai consolidato emporio familiare di abbigliamento e tessuti finché,scoppiata la guerra, fu richiamato alle armi come ufficiale di Fanteria.
Il rifiuto di ogni forma di collaborazione sollecitato dai tedeschi e repubblichini dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 fu la causa del suo internamento nei lager di Leopoli (Polonia) e di Wietzendorf (Germania), donde, liberato dagli alleati nell'aprile del '45, fu rimpatriato nell'agosto successivo.
Nel paese d'origine totalmente distrutto dal passaggio della seconda guerra mondiale seppe ricostruire e accrescere con intelligente impegno la fortuna perduta offrendo, in tal modo e come Presidente della Associazione Commercianti, un valido esempio alla rinascita dell'antica tradizione mercantilistica locale.
Sindaco della sua Città per il quinquennio 1956-1960 e nuovamente rieletto nel 1965, caldeggiò fra l'altro, un adeguato riconoscimento per il contributo offerto dai suoi compaesani alla causa della liberazione.
Il libro
"A Matteo, affinché impari a perdonare ma non a dimenticare". Mi piace iniziare così il racconto di questo diario. Con la dedica dell'autore al nipote, ancora bambino, come un lascito su cui soffermarsi nel futuro. Perché, in fin dei conti, un diario è proprio questo: il dipanarsi di emozioni, fatti, brividi e stravolgimenti di un individuo nel corso della storia per conquistare quel pezzetto di eternità che spetta di diritto all'uomo.
Sullo sfondo degli avvenimenti dal 1940 al 1945, l'autore ci rende partecipi della sua esistenza, in modo intimo e con la puntualità di un cronista. Si ravvisa una fame di assoluta precisione nell'elenco dettagliato dei fatti, come se rifuggire dalla vaghezza sia un rifuggire dagli orrori. Attraverso la ricostruzione di una delle vicende meno note-quella degli Internati Militari Italiani (IMI)-entriamo a far parte della vita di quest'uomo che racconta la vita di tanti altri uomini. Dapprima come Tenente di Fanteria e poi come Capitano fino a Internato, ma soprattutto come marito e padre che, anche nelle situazioni più drammatiche, non riesce a non preoccuparsi per i suoi cari e per la sua terra martoriata: "Sono ricco: dispongo delle due sigarette necessarie per sottopormi al taglio dei capelli. Ma sono ricco soprattutto perché mi giunge una cartolina da Maria". Ci si rifugia nel calore confortante dei ricordi e degli affetti e si consegna ai posteri una preziosa eredità: quella della conoscenza. Come diceva Primo Levi, "se comprendere è impossibile, conoscere è necessario". Allora non ci sforziamo di capire ciò che si porta dietro una tale aberrazione da renderci impossibile ogni tentativo, ma prendiamo come un dono questo diario di guerra e non vanifichiamo le vite e i dolori di quanti hanno permesso che questo dono arrivasse fino a noi.
domenica 5 febbraio 2012
La scuola dipinta di Contignaco (Salsomaggiore)
Marco Cavallini, autore delle foto che ho ripreso in questo e nei precedenti post relativi allo stesso argomento, ci scrive: