giovedì 19 aprile 2012

Gazzetta di Modena del 18 aprile 2012

 Ponzi racconta i mostri normali


    Sangue, soldi e sesso. Sono da sempre i tre ingredienti della cronaca nera che tocca i suoi massimi livelli quando di mezzo c'è un delitto , giusto condito da almeno due dei tre elementi che contribuiscono spesso a farne un giallo. Se così è per il lettore delle cronache nere, il delitto diventa intrigante, ma al tempo stesso appassionante. Per averne conferma basta guardare i successi di audience dei programmi in cui se ne parla. E proprio in tv, ma su la cronaca nera quotidiana, lavora Luca Ponzi, giornalista del Tg 1 che alla libreria "Feltrinelli" oggi alle 18 presenta il suo ultimo libro: "Mostri normali" con sottotitolo "storie di morti e altri misteri". In 170 pagine l'autore racconta quelli che la casa editrice Mursia ha condensato in una raccolta, regione per regione, ribattezzata "I gialli italiani irrisolti". Perché di "cold case", casi freddi, scrive Luca Ponzi in questo libro che ripercorre omicidi senza autore in Emilia-Romagna dal 1975 al 2000.

    Dieci casi emblematici in cui il lettore stesso finisce con l'immedesimarsi e ad appassionarsi. Come ad esempio, gli otto delitti di giovani tossicodipendenti prostitute per procurarsi i soldi della dose quotidiana, assassinate a Modena dal 1985 al 1995. La loro storia è stata inserita da Luca Ponzi nel suo "Mostri normali", facendo diventare di fatto non dieci, ma diciotto gli omicidi senza autore del suo libro. Un serial killer l'autore di questi otto omicidi, tanto da indurre la stampa locale a ribattezzare l'autore sconosciuto come il "mostro di Modena"? Forse non vi è nessun omicida seriale, ma siamo di fronte a otto casi irrisolti.Vale a dire otto assassini. Nelle 170 pagine di "Mostri normali" - titolo azzeccatissimo considerando che l'assassino potrebbe essere anche il nostro vicino di casa - Luca Ponzi racconta tra le altre le storie di Alessandra Sandri, una bambina bolognese di 11 anni, sparita nel nulla 37 anni fa; di don Amos Barigazzi, parroco nel reggiano, ucciso con una fucilata davanti alla sua canonica; di due famiglie sterminate in Romagna senza un movente. E infine l'ultimo "caso freddo" diventato "caldo" proprio mentre l'autore stava finendo di scrivere il suo libro: quello di un ragazzo di Rimini ucciso insieme ai suoi pesciolini rossi. L'assassino è stato arrestato 15 anni di distanza dal delitto. Una dimostrazione che se qualcuno avesse la volontà di farlo, molti di questi omicidi ancora in cerca di autore, potrebbero trovarlo.
    Pier Luigi Salinaro
    18 aprile 2012

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