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sabato 12 ottobre 2013

Una via per "Don Rino"

LA GIUNTA COMUNALE
"Con voti unanimi e favorevoli, espressi per alzata di mano;
DELIBERA
di intendere di denominare l’area di circolazione descritta in premessa e raffigurata nella planimetria allegata, “VIA MONSIGNOR OTTORINO DAVIGHI (1920-1999)”;"

L’Amministrazione Comunale, con delibera numero 181 del 3 ottobre ha quindi deciso di denominare la tratta della ex via Emilia ovest dal ponte dello Stirone sino allo svincolo della tangenziale all'indimenticato Monsignor Ottorino Davighi, "don Rino" per i fidentini.

La motivazione espressa nella delibera

"L'Amministrazione ha valutato che questa area di circolazione possa essere intitolata alla memoria di Monsignor Ottorino Davighi, nato a Salsomaggiore il 10 novembre 1920 e vissuto lungamente a Fidenza quale parroco della Cattedrale, dove fu animatore e protagonista di più iniziative in campo sociale, assistenziale e culturale che hanno dato lustro a tutta la città di Fidenza
Quale parroco della Cattedrale ha saputo circondarsi di stima affettuosa da parte di tutta la comunità, dando lustro alla corale San Donnino Città di Fidenza e realizzando la Casa del Catechismo e il campetto dell'Ausiliatrice in una vasta area nei pressi del torrente Stirone.
Monsignor Ottorino Davighi, “Don Rino” per tutti i fidentini, ha proseguito la sua attività quale parroco della Cattedrale fino al novembre del 1992, quando fu costretto a ritirarsi per gravi motivi di salute. La sua morte è avvenuta a Parma il 6 febbraio 1999 e le esequie si svolsero nel Duomo di Fidenza il successivo 10 febbraio. 
Per i dovuti e successivi passaggi amministrativi si trasmetterà alla Prefettura di Parma, unitamente a questa deliberazione, la biografia di Monsignor Ottorino Davighi contenuta nel libro della Corale San Donnino ed in grado di esplicitare puntualmente l'importanza per la comunità fidentina della sua figura."


 Immagini del "Campetto"



1 commento:

  1. ho dei bellissimi ricordi del "campetto", le olimpiadi e quanti pomeriggi passati a "giocare" da veri bambini e non con le dita sui telefoni.
    purtroppo quando passo non vedo più le frotte dei ragazzini che lo animavano 30/40 anni fa e forse anche per questo che vedo molto degrado nelle relazioni sociali.
    grazie al "Don" e a tutti i ragazzi grandi che lo aiutavano realizzando un posto di ritrovo sano.

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