Unitre: "un’avventura culturale, sociale ed umana straordinaria"

“Apriamo al futuro guardando al passato”:

un ricco opuscolo per i 25 anni di UNITRE *

Il giubileo d’argento dell’Unitre fidentina racchiuso in un libro “d’oro”. Potrebbe definirsi così la pubblicazione uscita in questi giorni per celebrare l’importante traguardo raggiunto da questa realtà culturale. Poco più di una cinquantina di pagine dense di contenuti e di foto, sulla storia, l’attualità, le prospettive dell’Unitre, con il motto: “Apriamo al futuro guardando al passato”. 

Il prof. Romano Artusi

Il bilancio tracciato all’inizio dal suo presidente, prof. Romano Artusi evidenzia soddisfazione per “un’avventura culturale, sociale ed umana straordinaria: i 509 iscritti confermano che l’Unitre di Fidenza ha intercettato i bisogni di tantissime persone di tutte le età, dai 30 anni in su, offrendo nel contempo a molti altri, docenti e segretari, la possibilità concreta di fare qualcosa per il prossimo”. 

Ed è proprio la gratuità alla base dell’Unitre.

Nel suo messaggio augurale, affettuoso e colmo di ammirazione, il vescovo Mazza definisce “preziosa la presenza dell’Unitre nella nostra città come fattore di serena convivenza sociale, capace di promuovere la cultura con il piacere della volontarietà e dell’amicizia”. Esprimono apprezzamento e gratitudine anche gli assessori Pier Luigi Zanettini e Marilena Pinazzini per l’indubbio valore dell’opera culturale e sociale svolta dall’Unitre. 

Onore ai soci fondatori raffigurati da quattro colonne: Romano Artusi, Maria Denti insieme ai compianti Vinicio Maggi e Giuseppe Ottolini.

E un sentito ringraziamento va anche ai corsisti iscritti fin dal 1989: la segretaria Adele Ballerini, Amelia Amigoni, Giovanna Bertinato, Maria Chiari, Rino Mignani, Lidia Rigolli, Maria Grazia Sassi e Bruna Tanzi. E poi ci sono le testimonianze di docenti, corsisti e segretari, una galleria di nomi e volti, l’elenco delle varie iniziative.

Un mondo eterogeneo con un unico comune denominatore è racchiuso in questo agile volumetto: pagine vive di storia locale da conservare come patrimonio comune.

Anna Orzi

*Articolo pubblicato da "il Risveglio" in distribuzione in questi giorni.