Palazzo Bizzarri in Piazza Garibaldi |
Sembrano lontani quei giorni, ma il fervore delle opere non mancava.
Iniziava nei primi anni '60 un ciclo di ammodernamento che sarebbe continuato negli anni successivi.
A farne le spese Palazzo Bizzarri in Piazza Garibaldi che lasciava il posto all'imponente, per allora, edificio chiamato Palazzo Cristallo per le abbondanti vetrate.
All'estremità est del centro storico nasceva il giardinetto di San Michele Arcangelo che isolava l'antica chiesa dalla canonica, questa si trasferiva in via Cornini Malpeli.
Fu ripetuto l'errore già sperimentato nel precedente decennio quando la cattedrale stessa fu separata dagli edifici pertinenziali ed il nuovo vescovado malamente posizionato nell'area della futura piazza Grandi.
Tornando alla nuova canonica di San Michele ricordiamo che presto sarebbe diventata un centro aggregativo importante, la costruzione ora non è più "Canonica" e, più recentemente, ha avuto un momento di effimera gloria come sede della cooperativa Di Vittorio.
Un terzo elemento mutò la geografia urbana, il vecchio oratorio Don Bosco chiudeva negli anni sessanta i battenti, si trasferiva e diventava il Centro Don Bosco in via Berzieri. Nasceva così il Palazzetto la cui storia probabilmente conoscete meglio di me.
Le generazioni, come la mia e le precedenti, non poco devono al vecchio edificio di Via Bacchini il cui destino condominiale, anche se tarda a venire, sembra segnato. Oggi la decadenza è già arrivata al "nuovo" Don Bosco che la Diocesi ha da tempo piazzato sul mercato.
Le generazioni, come la mia e le precedenti, non poco devono al vecchio edificio di Via Bacchini il cui destino condominiale, anche se tarda a venire, sembra segnato. Oggi la decadenza è già arrivata al "nuovo" Don Bosco che la Diocesi ha da tempo piazzato sul mercato.
Notizie sempre interessantissime sul nostro Borgo. Grazie, Ambrogio!
RispondiEliminaIl cortile dell'Oratorio, tale e quale.... Un salto nel dopoguerra. Grazie del ricordo.
RispondiEliminaGrazie, Ambrogio, memoria storica di Borgo! Leggo anch'io, sempre con molto interesse, i Tuoi articoli sulle trasformazioni architettoniche che cambiano il volto della Città negli anni ( non sempre in meglio).
RispondiEliminaSolo adesso ho letto questo bel ricordo di Fidenza com'era una volta. Ancora grazie Ambrogio.
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