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mercoledì 14 settembre 2016

Festa della Storia: Maria Luigia e il Deposito di Mendicità di Borgo


Dedicando la Festa della Storia all'Arciduchessa d'Austria Fidenza, oltre a rendere omaggio a una grande donna illuminata in occasione del 200° anniversario del suo arrivo nel Ducato di Parma, riserverà alcuni incontri all'approfondimento dei rapporti della Duchessa con Borgo sa Donnino.

Il primo di questi incontri è venerdì 16 settembre, ore 18.00 presso il Museo del Risorgimento “Luigi Musini” (Palazzo orsoline, via Costa, 2).
Una conferenza che promette una grande sorpresa per i fidentini perché in questa occasione verrà svelato e illustrato uno spazio ai più sconosciuto: lo spazio sotterraneo della Chiesa Gran Madre di Dio a Fidenza, meglio nota come chiesa di San Michele.Due le relatrici che si alterneranno nella narrazione. L'intervento dell'architetto Simona Rossi approfondirà infatti la storia e le vicissitudini del Deposito di Mendicità, durante il governo di Maria Luigia. Mentre quello dell'architetto Riccarda Cantarelli illustrerà un possibile progetto di recupero di questo spazio magico e sconosciuto sottostante la Gan Madre di Dio, chiesa annessa la Collegio dei Gesuiti.

Il deposito durante il governo di Maria Luigia
La riapertura del Collegio dei Gesuiti
Conferenza di Simona Rossi

Lo spazio ipogeo della G.M. di Dio a Fidenza
Un progetto possibile
Conferenza di Riccarda Cantarelli.


Il Decreto di Maria Luigia del 12 settembre 1816
L'immagine ci mostra la prima pagina del decreto 12 settembre 1816 con il quale Maria Luigia d'Austria, Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla riaprì l'Ospizio di Fidenza in abbandono da due anni, tanti ne erano infatti passati dalla caduta dell'impero napoleonico. 
Il Decreto Sovrano di Maria Luigia per l'erezione del Deposito per Mendicanti di Borgo San Donnino si muoveva quindi in continuità, pur nelle mutate condizioni politiche, all'esperienza napoleonica.


7 commenti:

  1. DECRETO DEL 12 SETTEMBRE 2016? OPS!

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  2. Please, non chiamiamolo Deposito di Mendicità,; oggi, ai tempi dello Street Food e dintorni, esso deve essere denominato secondo uno dei seguenti vocaboli british: rest home, old age home, nursing home, retirement home, old people's home. Chi continua a dire ospizio o Casa protetta, peste lo colga!

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  3. Le figure dominanti a Borgo S. Donnino tra '700 e '800 sono state due grandi donne: Enrichetta d'Este e Maria Luigia. Nessuna strada o piazza porta il loro nome, o sbaglio?

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  4. Mi correggo, c'è il L.go M. Luigia di cui pochi conoscono la collocazione.

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  5. C'era scritto : Ricovero di Mendicità.
    Eravamo appena tornati dallo sfollamento, e mia mamma che mi faceva fare da una vecchietta lì ricoverata le calze di lana fatte a mano. Una mattina mi condusse con sè per la prova, nella stanza ove la vecchina stava a letto svenni per la puzza. Mi svegliai nell'ingresso dove una suora ci aveva condotti a riprendere aria fresca. Ricordo ancora che nei saloni sottostanti l'UNRRA distribuiva alimenti: portammo a casa minestrone di verdure in polvere in un vasone di vetro, pescandovi ne mangiavo avidamente grandi cucchiaiate che impabiavano la bocca, ma era saporito.

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  6. Il nostro Ricovero di Mendicità (Uspìssi)era molto noto in tutta la provincia ed oltre, per l'ampiezza delle stanze ed il grande numero di ospiti.Già nel 1700 a Parma usavano dire: Ändèr a Borogh = 1°andare all'Ospizio; 2° andare in rovina; 3° ridursi a mendicare. "Le nostre frasi hanno avuto origine dal trovarsi, in Borgo San Donnino, grosso Borgo del parmigiano, un grande Ricovero di Mendicità (Carlo Malaspina Vocabolario Parmigiano-Italiano. Riedizione 1856).

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