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venerdì 17 febbraio 2017

Il Sorriso scolpito nelle pietre del Duomo di Fidenza


Duomo di Fidenza: volti sorridenti

Se pensiamo che il riso non era ben visto dai monaci e dalle gerarchie ecclesiastiche del Medioevo, possiamo comprendere quanto molti bassorilievi del nostro Duomo siano stati innovativi e controcorrente.

Cattedrale di Chartres , Cristo glorioso
Nelle Cattedrali di quel tempo non troviamo quasi mai statue che sorridono. Le uniche sono: il Cristo dal volto sereno nella Cattedrale di Chartres e, ancor più, l’Angelo sorridente nella Cattedrale di Reims (costui ha un riso quasi beffardo).
Cattedrale di Reims – Angelo sorridente
Nel nostro Duomo invece…

a-   Il Cristo scolpito al vertice del portale centrale è il centro simbolico e geometrico della facciata, l’elemento su cui converge l’intero sistema iconografico che va letto simmetricamente riferendosi sempre a Lui.
Ebbene: visto dal basso, il Cristo glorioso è il Giudice della storia: incute timore, anche se apre le braccia ai pellegrini e ha i calzari ai piedi (cosa anch’essa unica nell’iconografia medievale).
Se però lo si vede frontalmente, sorride! Si tratta di una tecnica iconografica non dovuta al caso ma voluta, quasi a significare che, più ci si eleva spiritualmente, più il Giudice del mondo diventa compagno di strada.

b-   Nel portale di sinistra, possiamo poi notare altri due bassorilievi con personaggi sorridenti:
- Carlo Magno, con il globo e uno scettro gigliato nella mano destra. Si tratta di una scultura molto ben rifinita, quasi ad indicare l’ammirazione dei borghigiani verso colui che aveva elevato Borgo alla dignità di “Chiesa imperiale” con varie donazioni e privilegi. L’Imperatore ha un volto nobile e sereno, diversamente dal re Erode e dall’imperatore Massimiano.
- Sempre nel timpano del portale di sinistra, poi, l’ammalato (egrotus) che entra nel santuario è raffigurato con un grande sorriso, per la grazia della guarigione elargita dal Santo patrono.


c-   Nella calotta della nicchia sopra alla statua a tutto tondo del re Davide, viene rappresenta Maria sorridente mentre pone il Bambino tra le braccia del vecchio Simeone. Sorride anche la donna a destra, fuori dall’edificio, che ha in mano le due tortore per il sacrificio: si tratta di una gioia intensa e pienamente umana. Invece Gesù (che viene sempre raffigurato come Re del mondo, e quindi col volto adulto), visto di fronte appare accigliato e preoccupato, mentre, visto di lato (come lo ammiravano coloro che entravano nel santuario passando in mezzo ai leoni) ha anch’egli il volto sorridente.

La facciata della nostra Cattedrale non finisce di stupire. Ancora una volta, gli esempi di cui sopra stanno a dimostrarne l’unicità.
Aveva ragione Antoine Bourdelle, scultore francese del 1800, il quale, dopo aver ammirato il nostro Duomo, affermò: "Mi auguro che tutti i giovani artisti vengano in pellegrinaggio a prostrarsi davanti a questa facciata e ad ammirarne la grande bellezza".
Fausto Negri


4 commenti:

  1. I suoi racconti, prof Negri, sono sempre un respiro di aria pulita per il nostro spirito. Grazie.

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  2. La Storia delle nostre radici... e dico poco.

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  3. Quanti borghigiani, quanti pellegrini e quanti studiosi, si sono mai accorti di tali sottili ed importanti diversità? Änsón! Il Prof. Negri, dovrebbe diventare la Guida ufficiale del Duomo di Fidenza.

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  4. Senz'altro nessun altro potrebbe farla meglio di lui. Speriamo che ci ascolti!

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