Pagine

domenica 30 aprile 2017

Il Polone scolastico


Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Oggi Provincia: Solari-Magnaghi nel Super Polo e a...": 



Sulla Gazzetta di Parma, di ieri c'era un articolo intitolato : "Polo scolastico, si litiga ancora" dove si parla delle diverse posizioni dei componenti del Consiglio della Provincia sul dopo-aggregazione forzata tra Solari e Magnaghi.
Faccio un domanda : chi ci guadagna a litigare?
L'aggregazione tra le due scuole, nonostante il profondo dissenso pubblico, è ormai un fatto ,ed è stata decisa dalle amministrazioni di Fidenza e Salsomaggiore. Adesso in ballo c'è la creazione di un Polo tra i due poli di 2 scuole ciascuna : 2+2=4 scuole. Questa del "Polone", come già detto da altri, e come sanno bene le 4 scuole che sono in ballo, è una costruzione solo teorica che non è voluta dalle 4 scuole, ma che cercano di imporre Regione e Provincia, con lo scopo politico di mostrare pubblicamente di volere rimediare( ma solo a parole!) ai danni che hanno fatto imponendo la distruzione del Polo agro-industriale e la fusione forzata del solari con il Magnaghi.
Le opposizioni in Provincia,sapendo dei punti deboli di questa operazione, hanno materiale per alimentare le polemiche.
Cosa c'è di vero in questo? C'è la cruda realtà di 4 scuole che ora appartengono a 2 Istituti(=Poli) diversi e in concorrenza tra loro per l'utilizzo di risorse materiali e umane che prima condividevano. Disgregare scuole tra loro non è indolore , ma provoca anche la distruzione di servizi e la mancanza di risorse e questo si sta verificando, nonostante le promesse per evitare tutti questi problemi materiali,da parte di chi ha voluto questa situazione.
Mancano pochi mesi all'inizio del prossimo anno scolastico e le scuole coinvolte in questa operazione lottano contro il tempo in una situazione di apparente disinteresse da parte delle forze politiche che hanno voluto ottenere questa disgregazione scolastica in tempi brevi, troppo brevi, senza valutare il tempo necessario per preparare le scuole a un'operazione del genere, ma mandandole un pò allo sbaraglio, mettendole nella condizione di dover competere tra loro per le risorse, creando rapporti di dura contrapposizione se non di ostilità. Tutto il contrario di quanto sbandierato pubblicamente dai politici che hanno proposto di approvare e in fretta l'adesione delle 4 scuole al "Polone".
Non si fanno queste cose(= disgregazione , Polone) senza metterci i soldi pubblici necessari,so che sembra una frase grezza, ma questa è la realtà di questi giorni ,dove sembra di percepire una voce di fondo molto chiara, del tipo "e adesso arrangiatevi, perchè più di tanto non possiamo fare".
Attenzione, però, che qui si parla anche del futuro dell'ultima generazione di studenti e poi anche del personale scolastico e del destino di 4 scuole storiche della provincia. 

8 commenti:

  1. Che dire di più, la disamina è tristemente minuziosa nel descrivere la situazione attuale: Solari e Galieli-Bocchialini separati a forza e messi uno contro l'altro. Da queste pagine e non solo, mandando mail a titolo personale a tutti i soggetti coinvolti e partecipando da spettatore ai consigli provinciali (e a quello comune di Parma in occasione della condanna della delibera provinciale di dicembre) ho cercato portare l'attenzione su quello che stava accadendo e mi ero anche convinto che si riuscisse a riparare alla azione scellerata di Bibì Massari e Bibò Fritelli per di più difesa con sfacciataggine da Serpagli ("perché in politica bisogna sapere guardare lontano.."). Personalmente ho ricevuto una importante lezione su come vanno queste cose.
    Ora il Galilei-Bocchialini continua ad essere sostenuto e supportato dalle amministrazioni locali in cui insistono le due sedi (San Secondo e Parma).
    Povero Solari, poveri dirigenti scolastici e insegnatni, soli e in mano ad amministratori comunali supponenti, pressapochisti e incompetenti in questa delicatissima materia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ora, un margine sempre più sottile separa le scuole ,coinvolte in questa disaggregazione forzata, da danni più o meno grandi, e in questa situazione il Solari è la scuola che è stata messa nella situazione peggiore,anche per difendersi da depauperamenti o sopraffazioni che si potrebbero verificare a suo danno, in una situazione dove le scuole sono state messe a forza a pensare al loro futuro prossimo, dove chi prima era un socio ora può diventare un nemico.
      Dei partiti di opposizione proclamano che se non si farà il Polone tutto sarà azzerato, ma sanno benissimo che in Provincia maggioranza e opposizione si sono già messe daccordo, nero su bianco, per non cambiare più niente, cioè per confermare la disaggregazione del Polo-agroindustriale e tutto quanto ne conseguirà.

      Elimina
    2. Cosa succederà se le scuole interessate non si accorderanno per formare il polo a 4?
      La delibera della Provincia,a febbraio,rifacendosi alla delibera della Regione afferma che,se non si formerà il polo a 4 ,entro un termine espresso in giorni, tutto dovrà tornare come prima, per cui secondo la logica si penserebbe che il polo agro-industriale resterebbe integro e quindi che il Solari non sarebbe aggregato al Magnaghi.
      Ma, alla fine della delibera della Provincia, c'è una frase messa tra parentesi : qualcosa che non conta molto, si penserebbe, ma invece questa frase apparentemente innocua, ribalta il senso della frase precedente!
      La frase è ("qualora tale procedura possa ritenersi coerente e legittima con gli atti amministrativi adottati), che tradotta dal politichese, (usato qui per non far capire niente alle persone comuni)significa : la situazione della scuole tornerà quella precedente alle delibera regionale(che rompe il Polo),se non si va contro ad atti amministrativi.
      Ora : gli atti amministrativi ci sono e rappresentano la decisione dei comuni di fidenza e salso di distruggere il Polo, per cui non rompere il polo, va contro a questi atti amministrativi, Quindi, che si formi il polone o che non si formi, il polo dovrà essere rotto e il solari aggregato al magnaghi.
      La delibera di febbraio della provincia, con la sua frase finale sibillina tra parentesi, dice quindi ,anche se in modo volutamente poco comprensibile, contorto e illusorio, che la decisione dei sindaci di fidenza e salso non si tocca, indipendentemente che il polone si faccia o no.

      Ora, che i partiti di opposizione continuino a dire che la delibera provinciale può permettere di annullare la disgregazione del Polo, fa pensare che vogliano illudere le scuole coinvolte o che non abbiano letto (e tradotto in italiano normale) bene il testo della delibera.

      Elimina
  2. Da cittadina che si rende conto dell'esistenza dei problemi legati all'economia locale, all'occupazione giovanile, alle competenze professionali, mi chiedo come mai questa battaglia si sia svolta negli ambiti dell'Amministrazione comunale, provinciale e regionale senza che ci sia stato un intervento, una voce di partecipazione da parte delle aziende e degli imprenditori del settore agro- industriale che operano nel territorio.

    RispondiElimina
  3. La distruzione del Polo Agroindustriale ha messo in difficoltà il Solari e ridato vigore al Magnaghi. Il motivo vero di questa operazione lo sanno solo i suoi "illustri" artefici, anche se lo si può immaginare.
    Ricordate che, comunque si rigiri la frittata, ne sono responsabili tutte le forze politiche locali e i "ma non sapevo.." e "ma non mi avevano detto..." non sono una giustificazione valida, perchè le cose, a causa di questa unanimità poco consueta,ora non si possono più cambiare.
    Il Polone, che ora cercano di imporre dall'alto, è come una coperta corta, che cerca di abbellire, senza riuscirci, l'operazione andata già in porto; è una cosa tanto confusa quanto inutile, ma esteticamente e politicamente "gradevole".
    Un grazie a chi ha creato questa situazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lei ha perfettamente ragione, anch'io in un altro post ho cercato di far capire ai membri dell'opposizione che hanno fatto un grande errore, che sono colpevoli della estrema leggerezza con cui hanno affrontato una questione molto delicata, senza se e senza ma. Come risposta, invece di un onorevole mea culpa e ammettere i propri errori, mi sono sentito dare dell'inutile omuncolo, piccolo piccolo senza coraggio e attributi (palle) solo per il fatto di aver commentato da anonimo.
      Ma se anche firmassi col mio nome come andrebbe a finire?
      Sarei sfidato, in una Piazza Garibaldi di epoca medievale, in singolar tenzone da tutti i capi dell'opposizione o verrei magari messo alla gogna ed esposto al pubblico ludibrio?
      Mah...

      Elimina
    2. Questa brutta storia,è un esempio di "democrazia" locale: due persone hanno deciso, in un giorno, il futuro di 4 scuole e più di 2000 studenti. La loro decisione è stata confermata dalla Regione,che ha ratificato la loro vittoria.
      Sono andati contro la volontà di migliaia di persone : di chi lavorava nelle 4 scuole, dei loro allievi e di tanti cittadini e imprenditori che sono vicini a quelle scuole.
      Le due persone ,pur sapendo di non avere nessun pubblico consenso, hanno voluto
      a tutti i costi realizzare quello che avevano deciso.
      E' stato un chiaro esempio di come, anche ai giorni nostri, la democrazia non sia un fatto scontato, ma vada sempre cercata e difesa, in particolare da persone che ti impongono la loro volontà,dicendoti che vogliono fare il tuo bene, a tutti costi.

      Elimina
  4. Radio Scuola parla di un impegno preso dalla Provincia per 200.000 euro al Solari per il trasloco nella nuova sede e per l'acquisto di attrezzature.
    Fantastico, bibi e bibo hanno fatto le nozze con i fichi.. Degli altri! Del resto il leggerissimo overlapping dei ruoli di sindaco e presidente della provincia qualche effetto collaterale lo ha.... In questo modo coi soldi dei contribuemti potranno obiettare a qualsiasi ulteriore presa di posizione dei consigli di istituto.
    Naturalmente con il dialogo e i tempi dovuti se ne sarebbero potuti risparmiare chissà quanti...

    RispondiElimina