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domenica 25 febbraio 2018

Don Camillo, un pastore con l’odore delle pecore


Sabato 24 febbraio, al ridotto del teatro Magnani di Fidenza, l’assessore alla Cultura Maria Pia Bariggi, con il vescovo monsignor Ovidio Vezzoli e l’abate di Fudenji Fausto Taiten Guareschi hanno presentato, con l’autore Egidio Bandini, il volume "Don Camillo, un pastore con l’odore delle pecore".
L'iniziativa è stata promossa da Andrea Ghiozzi e realizzata in collaborazione con la libreria Ippogrifo di Fidenza.
"Io vi chiedo di essere pastori con l’odore delle pecore, che si senta quello" è brano tratto dall'Omelia della Messa del Crisma officiata nella cerimonia del Giovedì Santo 2013 da Papa Francesco ripreso nel titolo del libro di Egidio Bandini.
Papa Francesco parla dell'odore delle pecore legandolo ad altre affermazioni e partendo da una figura di sacerdote "che esce poco da sé, che unge poco", che si pone come gestore, intermediario, cioè tra quelli che “hanno già la loro paga” e che finiscono per essere "preti tristi, trasformati in una sorta di collezionisti di antichità oppure di novità".
Questo è l'antefatto al libro che in circa 120 pagine tratteggia la figura di Don Camillo come "pastore di pecore".


Maria Pia Bariggi
È la Dott.ssa Maria Pia Bariggi che andando oltre l’ufficialità della sua presenza in qualità di assessore alla cultura del Comune di Fidenza, introduce i presenti direttamente ai contenuto del libro in ragione di un suo personale vissuto.
Si rifà Maria Pia Bariggi a Don Primo Mazzolari presbitero conosciuto da più come il "parroco di Bozzolo", una delle più significative figure del cattolicesimo italiano nella prima metà del Novecento. Maria Pia Bariggi si trovò ad operare in qualità di Preside a Verolanuova, prima città che titolò una scuola a Don Primo, e fu testimone di come si arrivò alla decisione. Scoprì in quell'occasione la figura di un prete, Don Primo Mazzolari, "affamato di Vangelo" come appunto il Don Camillo di Giovannino Guareschi.
E Giovannino conosceva Don Primo ed il Mondo Piccolo di Don Primo assomigliava al Mondo Piccolo di Don Camillo: il fiume che mette tutti d'accordo, la cascina, famiglia di famiglie, la grande pianura, luogo dell spirito più che luogo fisico.  Ritroveremo questo nel libro al capitolo 5, ci dice Maria Pia, evidenziando l'importanza di "cercare elementi che uniscono".


Egidio Bandini
Anche l’autore, Egidio Bandini, nella presentazione del suo libro partirà da Don Primo Mazzolari, "parroco del mondo", per arrivare al "mondo piccolo" di don Camillo fatto di "Fede, Patria e Famiglia" ed approdare poi a Giovannino Guareschi che è nel contempo "Peppone, Don Camillo e Crocefisso".   
Fudenji Fausto Taiten Guareschi
Sulla figura di Giovannino Guareschi si soffermerà l’abate di Fudenji Fausto Taiten Guareschi, la sua vicinanza con i figli di Giovannino, Carlotta ed Alberto, gli permetterà di conoscerlo. Fausto Taiten ci parlerà delle "duecento parole" di G. Guareschi che bastarono a rendere universale il suo messaggio, del suo essere cauto tanto da "poter dire parole decisive: "per noi Dio esiste" "per noi il Po esiste".


Dopo un secondo intervento dell'autore col racconto di alcuni episodi o personaggi guareschiani è il momento dell'atteso intervento vescovo di Fidenza Mons. Ovidio Vezzoli che premette "parlo come prete, come vescovo".
Partendo sempre dal sottotitolo "un pastore con l’odore delle pecore" Mons. Ovidio pone l'interrogativo "qual è il prete che la comunità cristiana chiede": stregone, assistente sociale, taglia nastri? o "uomo di Dio, uomo del uomini".
Soffermandosi sui riferimenti biblici: "Elia era come uno di noi, uomo come noi" a significare che "un uomo di Dio è uomo di questo mondo" Mons. Ovidio allargandosi poi a riferimenti più recenti come questo di Paolo VI prete è "uomo che sta in piedi, non per vigilare ma per vegliare, per vedere prima degli altri". Ne segue un'altra provocazione: "il prete di Guareschi è il prete che vogliamo o quello che ci è donato?".
Affida la conclusione il Vescovo Ovidio alla lettura della Prima Lettera di San Paolo Apostolo a Timoteo.


All'incontro ha risposto un pubblico numeroso. 

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