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lunedì 15 ottobre 2018

L'acqua Chiara di Santa Prodigiosa


Eau de Ferragni

L’acqua Evian griffata Chiara Ferragni sta letteralmente andando a ruba alla Rinascente di Milano, ma non solo, da parte di folle di assetati di fashion, creata dell'influencer più famosa -e famigerata- d'Italia. Le bottiglie d’acqua firmate Ferragni, create in collaborazione con Evian, con tanto di occhiolino cigliato in etichetta, sono in vendita a 8 Euro l’una. L'Evian è un’acqua di lusso, dodici bottiglie costano 50 Euro e più, ma manca loro la firma di Santa Chiara da Milano. La polemica sul prezzo dell'Eau de Ferragni è arrivata addirittura in Parlamento.

Giampietro Maffoni, senatore di FdI, ha presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri dell’Ambiente e dell’Istruzione. Dopo aver ricordato il rapporto tra povertà e risorse idriche e quanti bambini muoiono ogni giorno per la scarsità di acqua, ha proclamato: «Premetto che nel libero mercato l’abilità imprenditoriale di un individuo si premia da sola e non vi è nulla di illecito. Mi chiedo però se non sia il caso che una donna che ha il potere di influenzare milioni di giovani che la seguono sui social - 15,2 milioni solo su Instagram - non possa rivedere i suoi investimenti in un’ottica diversa». “All'acqua della Ferragni che costa 8 Euro a bottiglia noi rispondiamo con l'acqua Giorgia Meloni e non costa niente, perché l'acqua è un bene pubblico.” Così ha rincarato la dose la Wonder Woman di FdI.
Il Codacons: «Vendere una bottiglia di normalissima acqua a 8 Euro al litro è un fatto non solo immorale, ma potenzialmente illegittimo. Esiste infatti in Italia una legge, la 231 del 2005, che prevede il contrasto dei prezzi anomali nel settore alimentare, quei prezzi soggetti a ricarichi eccessivi nei diversi passaggi che li portano alla vendita al pubblico».
Chiara Ferragni non ha commentato, si è valsa della facoltà di non rispondere. Però, lo scandalo è scoppiato solo dopo un anno dall’annuncio della collaborazione  Evian-Ferragni e dalla successiva commercializzazione del prodotto. Come mai? Ma perché solo pochi giorni fa qualcuno ha postato sui social l'immagine delle bottigliette d’acqua, in vendita in un supermarket, e l'icona è diventata subito virale.
Le bottigliette, comunque, divengono sempre più introvabili. Io confesso, umiliato, di bere acqua minerale di marchi plebei e volgari, sei bottigliette a un paio di Euro, e non pagherei mai tanto nemmeno per una bottiglietta di acqua di Lourdes. La Evian e la Ferragni hanno solo approfittato del trend beota  di milioni di persone, disposte a pagare un tale prezzo solo per l'occhiolino cigliato Ferragni sul contenitore. Quindi, non sono la Ferragni ed Evian il problema vero e reale, ma l'esistenza di un'orda enorme di gente che considera questa blogger ed influencer  alla pari della Madonnina di Lourdes; esseri umani dalla zucca vuota, o meglio, ripiena di contenuti desolanti da social, dedita a programmi-spazzatura in TV, a spararsi selfie, a passare ore sui videogames della X-Box; che si fanno pensare da altri, pur di non mettere in moto quei due neuroni che ancora sopravvivono, da qualche parte, forse, nel loro cerebro. Non parliamo poi se gli input provengono da Santa Chiara Ferragni...
Franco Bifani

1 commento:

  1. È già detto tutto, è stato individuato il nocciolo della questione: elemento cervello.

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