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lunedì 11 novembre 2019

Il Castello di Borgo distrutto dai parmigiani

La furia dei parmigiani che si abbatté su Borgo nel 1268 si accanì sulle fortificazioni difensive e sul Castello di Borgo. Capire dove fosse posto il Castello è stata materia per gli storici, ma non è ancora chiaro dove realmente fosse e varie ipotesi siano state fatte. 
Capire dove fosse posto il Castello è stata materia per gli storici, ma non è ancora chiaro dove realmente fosse ancorché varie ipotesi siano state fatte.

La munitissima Rocca di Borgo nella sua
 imponenza non è anteriore al XIV secolo 

La localizzazione del Castello a sud della città contrasta con l'opinione di chi vede la Rocca in continuità spaziale col vecchio castello.
La Rocca infatti fu costruita a nord del Borgo sfruttando, o meglio praticamente incorporando, il poggio che domina la bassa pianura circostante. Le pietre, del vecchio castello quelle sì, vennero utilizzate una volta trasportate nel nuovo luogo prescelto per la costruzione fortificata che resistette poi per più di seicento anni prima di essere a sua volta atterrata, non dai parmigiani questa volta, ma dai borghigiani stessi diventati fidentini per decreto. 
Dal richiamato sacco del Borgo operato dai parmigiani uscirono distrutti anche gli archivi e le memorie locali per cui difficile diventa la ricostruzione della storia di Borgo nel primi secoli del secondo millennio. 
Un deficit notevole in quanto l'obiettività di molti documenti riguardo alla nostra città può essere incerta dovendo ricorrere solo alle storie tramandate dai documenti della città vicine.

Nei primi decenni del secolo scorso sull'argomento ha indagato il nostro storico don Guglielmo Laurini, del suo articolo, apparso sul periodico diocesano Il Risveglio il 30 aprile 1926, riporto un ampio stralcio 
Più recentemente veniva affermata la localizzazione in zona attigua alla porta occidentale salsedriana in prossimità dell'attuale chiesa di san Pietro Apostolo, senza tuttavia dare informazioni di supporto a questa ipotesi.
Ambrogio Ponzi

Il Castello di Borgo distrutto dai parmigiani

Per quanto avessi finora frugato nei manoscritti dei borghigiani Prev. Pincolini ed Abate Zani, nonché nelle storie del P. Affò e dello Scarabelli, mai non riuscii a stabilire quando possa esser sorta la nostra Rocca. 
La prima memoria, in cui l'ho vista ricordata è del 31 gennaio 1352. 
In essa si legge: “si riaprono i corridoi della Rocca e si fanno aggiustare i ponti levatoi”. Nel 1356 poi, in data 28 luglio, Bernabò Visconti ordina alla comunità di far munire la Rocca.

Queste sono le prime notizie che mi risultano, e da questo momento vediamo spesso nominata la Rocca. Ma prima di questo tempo mai m'incontrai, scorrendo non solo i succitati cronisti e storici, ma anche il Poggiali, il Campi, il Muratori, ecc. nella Rocca di Borgo, bensì nel Castello.

Veggasi per esempio l'Affò (1) il quale, parlando della lotta che infierì durante gli anni 1198 e 1199 tra Piacentini e Parmigiani per il possesso di Borgo, scrive:

“Ed ecco per un miserabil Castello risuonar d'armi tutta la Lombardia ecc.” 
E nel privilegio, con cui Federico II, nel 1221, concesse ai Borghigiani la piena giurisdizione, più volte è nominato il Castello (Castrum sen Burgum) e non già la Rocca (Arcem).
E di nuovo l'Affò (2) parlando di Oberto II Pallavicino, dice che il 18 agosto (1250) prese Borgo S. Donnino, di cui si era fatto investire dall'imperatore “quantunque quel Castello fosse dei Parmigiani”.

Ciò premesso, vediamo ora dove fosse dopo la distruzione di Borgo S. Donnino, avvenuta per opera dei parmigiani, nel 1268, allorché questi vinsero Oberto II, la principale fortificazione del nostro paese, cioè il Castello.
Non sorgeva per certo ove ora si trova una parvenza dell'antica Rocca, ossia in Piazza Garibaldi ma verso il monte a mezzodì, come ce ne assicurano i nostri cronisti, tra cui il primo il Prev. Pincolini (3).
Io ritengo che la rocca sia sorta, se non dopo il 1268, quando si rifabbricò Borgo. Infatti da questo momento non troviamo più nominato il Castello di Borgo, che fino verso il sec. XIII arrivava non più oltre della presente piazza Garibaldi, in cui si avevano le fosse e le mura.
Infatti nel 1195 la chiesa e il convento di S, Giovanni, presso cui fu riconfermata la lega di Pontida, si trovavano fuori delle mura.
Ce lo dice il Sigonio, il quale scrisse: Tertio Kal. Augusti 1195 – Haec autem omnia facta sunt prope Burgum Sancti Domnini juxta monasterium Sancti Ioannis Baptistae. Eadem die Ecclesia supredicti Sancti paulo post, etc. (4).
Ora tanto il suddetto monastero quanto la Chiesa sorgevano appunto dietro l'attuale palazzo comunale.
La contrada, cosiddetta di S. Michele, fu iniziata per opera dell'antica e ricca famiglia Pincolini nel 1127, dopo una prima distruzione di Borgo, avvenuta nel 1108. Ma tra questa parte nuova di Borgo e il Borgo antico correva un'area senza abitazioni, all'infuori del soprannominato Convento di San Giovanni.
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l.g.

Note
(1)Storia di Parma, Tom. III -  lib. Pag. 203
(2)Op. Cit. - Tom. III, lib. 12, pag. 237
(3)Mss.
(4)Sigonius – fol. 582.

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