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sabato 7 dicembre 2019

Lo stemma di Borgo riaffiora nel Duomo di Fidenza



La rimozione delle impalcature e la limitazione dei teli alla parte inferiore della cappella permettono di ammirare nella sua completezza la cupola restaurata e i delicati affreschi che l'arricchiscono. Una visione che sarà seconda solo a quella che godremo al termine dei lavori che riguarderanno principalmente l'altare della cappella dedicata a Sant'Andrea Avellino, la terza entrando dal portale destro, sottoposta a operazioni di pulizia e restauro.

La parte bassa resta coperta perché va restaurata la mensola dell'altare
(entro Natale anch'essa dovrebbe essere svelata)

Come dicevo qualche giorno fa è emersa l'arma comunale rinnovata in tempi più recenti di quando la cappella fu commissionata dal Comune di Borgo s. Donnino su sollecitazione dei cittadini nel 1730.
Resta comunque il significato di tale presenza che, al di la di ogni possibile garbuglio giuridico relativo alla effettiva proprietà dell'opera, parla di autentica borghigianità in secoli non d'oro.
Quella cappella lo dice: complice la miseria e la non salutare alimentazione dei nostri antichi borghigiani, era elevata la frequenza con cui l'epilessia colpiva. Questo aveva suggerito di chiedere la protezione celeste di Sant'Andrea Avellino al quale fu dedicata la cappella che custodisce nel suo interno dipinto del Tagliasacchi che raffigura il Santo.
Ma ora, rinviando a tutto quel che abbiamo scritto negli ultimi otto anni e alla pagina "Un restauro che Fidenza dovrebbe dedicare ad Aldo Magnani e Don Amos Aimi
 lasciamo spazio a queste immagini, anticipazione di una più diretta visione a lavori terminati. 



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