martedì 8 giugno 2021

Il Sindaco dei Ragazzi

 

Mi sovvien...

Nell'anno scolastico 1994/95 insegnavo nella 3a F della Zani , ex sezione C prima della  unificazione  Carducci -Zani.

Durante l'inverno ci fu presentato un progetto per l'elezione del Sindaco dei Ragazzi, promosso dal C.E.D.O.C ( Centro di documentazione per la pace, per educare alla democrazia ), sostenuto dall'Amministrazione Comunale, sindaco Tedeschi , e portato avanti da alcuni cittadini “impegnati”.

La scuola lo approvò e cominciammo a lavorare. Ogni terza avrebbe dovuto preparare un simbolo e presentare un progetto rivolto concretamente al mondo dei ragazzi di Fidenza, che sarebbe stato esposto dal candidato sindaco della stessa classe .

Non vi dico l'entusiasmo con cui i ragazzi accolsero la proposta e con quale impegno cominciarono a lavorare. Era necessario scegliere un'idea seria , realizzabile, che non fosse di parte, che trovasse il sostegno di molti e principalmente che fosse economicamente sostenibile per il Comune.

Cercai di farli discutere sui loro veri interessi e bisogni senza volare troppo con la fantasia.

In quegli anni l'area retrostante l'edificio scolastico era utilizzata come deposito dal Comune, era trascurata e in disordine. Mi venne l'idea di proporne il risanamento per l'utilizzo pomeridiano per il gioco dei ragazzi con angoli per gli adulti. Mi sembrava un buon obbiettivo che dimostrasse loro come non sia necessario avere grandi risorse per raggiungere uno scopo .

La mia indicazione fu subito accolta e la classe lavorò con molta buona volontà per preparare il simbolo da presentare. Fu scelto l'Uomo di Leonardo, con lo slogan: III F- Noi il giovane motore del progresso di Fidenza ( riuscirono perfino a trovare la collaborazione per gli arredi presso un'azienda locale).

Si presentarono ai loro compagni con un programma chiaro e consapevole: “La scuola è circondata da un grande spazio verde, custodito, ma non utilizzato. Sappiamo benissimo che essa non sempre è il luogo preferito dai ragazzi, così abbiamo pensato di renderla piacevole almeno all'esterno, sfruttando la sua area verde e facendone un parco per tutti, anche per quelli che non frequentano la Scuola Media.....Abbiamo preso seriamente questo lavoro e non abbiamo voluto usare una pubblicità consumistica, perché vogliamo che i nostri elettori ci votino per la nostra proposta e per la serietà usata nel portare avanti il nostro lavoro e le nostre idee.”

I candidati erano diciotto., tante erano le sezioni. Il progetto della mia classe fu votato primo in assoluto con notevole distacco dal secondo ( 183 a 48).

Fin qui tutto bello, il mini-sindaco Luigi Cavagnoli fotografato, intervistato, articoli sulla Gazzetta e sul Risveglio, si fidava : “Ci hanno dato la loro parola! " Diceva!

E poi? In una riunione successiva di “adulti” nella sala del Consiglio Comunale appresi  che il progetto era stato dirottato altrove e trasformato nell'intitolazione di un'area verde ad Anna Frank...La mia reazione fu immediata, non per il mio orgoglio, ma perché amo la chiarezza e detesto l'ipocrisia. Mi sorprendeva che nella decisione non fossero stati coinvolti gli alunni, non erano stati presi in considerazione alcuna. Qualsiasi spiegazione motivata sarebbe stata, seppur a malincuore, accettata. Il rispetto per le persone non deve mai essere calpestato, nessuno ha il diritto di farlo, specialmente con i ragazzi....che crediamo di educare e che imparano prima di tutto dai nostri comportamenti più che dalle nostre parole.

Finì l'anno, gli alunni presero la loro strada, io rimasi al mio posto e un bel giorno scoprii quello che molti già sapevano  e si rinnovò la mia amarezza: eravamo stati dei poveri “Renzo”che avevano creduto nella legalità del dottor Azzecca-Garbugli che, purtroppo, aveva ceduto a qualcuno che su di lui aveva potere .

Perché parlo di questa esperienza?

La Gazzetta di Parma di ieri 7 giugno, nella cronaca di Fidenza, riporta il progetto “Sport Estate”per i ragazzi e leggo che uno dei siti che saranno utilizzati sarà proprio l'area verde retrostante l'edificio scolastico della Zani...


Marisa Guidorzi


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