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domenica 23 ottobre 2022

"Federico II e i cento giorni di Borgo": conferenza mercoledì 26 ottobre alle ore 18.00 nell'auditorium di san Giorgio a Fidenza

FESTA INTERNAZIONALE DELLA STORIA 2022
I vessilli del Papa e dell'Imperatore a Borgo
MERCOLEDÌ 26 OTTOBRE 
ORE 18,00 
Oratorio di San Giorgio
FEDERICO II E I CENTO GIORNI DI BORGO

Assedio a Borgo San Donnino

Nel dicembre 1221 Federico II poneva la terra di Borgo S. Donnino sotto la potestà imperiale. I Borghigiani introdussero nel loro stemma metà dell’aquila imperiale, lo scolpirono e lo collocarono sulla facciata palazzo municipale.

Il 18 febbraio 1248, nel giorno della sconfitta, Federico e i resti del suo esercito si rifugiarono a Borgo, città rimasta fedele nella cattiva sorte.

Nel 1249 Pier delle Vigne, il suo più fidato collaboratore, viene accusato di tradimento e scortato in carcere nel castello di Borgo S. Donnino. Che videro i suoi occhi in quel giorno di novembre?

Federico II morì il 13 dicembre 1250. Come reagì Borgo alla notizia della morte del suo Imperatore?

Nel novembre del 1266 il formidabile esercito di Carlo d'Angiò diretto alla conquista del Regno di Sicilia entrò in Italia, ma evitò di passare nel territorio di Borgo a lui ostile. Due anni dopo, parmigiani, cremonesi, modenesi, reggiani, e piacentini, tutti passati dalla parte del nuovo padrone, strinsero d'assedio Borgo San Donnino con un grosso esercito che le cronache indicano formato di 30.000 uomini. 
Un così imponente spiegamento di forze era tenuto in scacco dalle modeste forze asserragliate entro le mura di Borgo guidate dal temibile Oberto Pallavicino e solo ricorrendo all’inganno e al tradimento se ne impossessarono. Chi tradì i borghigiani?


Andando oltre alla piatta esposizione della cronaca si cercherà di rispondere a questi e altri interrogativi mercoledì 26 ottobre alle ore 18.00 nell'auditorium di san Giorgio, alla mia conferenza “Federico II e i 100 giorni di Borgo”, ultima delle sei conferenze della Festa Internazionale della Storia 2022.
A.P.

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