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venerdì 16 maggio 2025

Iniziativa editoriale "Il “NO” degli ufficiali italiani internati nei lager del terzo Reich. 1943-1945"

È stato appena pubblicato il nuovo libro della Prof.ssa Paola Cintoli “Il “NO” degli ufficiali italiani internati nei lager del terzo Reich. 1943-1945, che è un contributo nuovo alla diffusione della conoscenza della vicenda degli IMI (Internati Militari Italiani) e della loro memoria.
Ritengo l’iniziativa particolarmente interessante e la segnalo riportando questa breve sinossi.
La presentazione del libro avverrà al Quirinale, presso l’Archivio storico della Presidenza della Repubblica.
Ambrogio Ponzi

 


La necessità di compiere una scelta ripetuta nel corso dei lunghi mesi della prigionia nei confronti delle insistenti proposte di adesione alla Wehrmacht e alla Repubblica di Salò prima e al lavoro poi caratterizza la particolare condizione degli oltre 28.000 ufficiali italiani, i quali, dopo l’Armistizio dell’8 settembre dell’Italia con gli Anglo-Americani, furono deportati nei lager del Governatorato Generale di Polonia e in Germania.

Una scelta volontaria, - che fu la vera peculiarità di quella prigionia, unico esempio nella storia della Seconda Guerra Mondiale - dettata dal sentimento dell’orgogliosa appartenenza alle Forze Armate italiane e dall’affermazione della dignità di militari e di uomini, insieme alla volontà di non contribuire a rafforzare il potenziale bellico nazifascista.

L’intento della ricerca è stato quello di individuare i caratteri, le diverse modalità della loro tenace resistenza e, attraverso le testimonianze offerte dai diari e dai memoriali, delineare l’incerto, ma progressivo percorso di consapevolezza del significato del loro rifiuto del nazismo e del fascismo in rapporto alla disumana esperienza vissuta nei diversi lager.

La costruzione di una mappa di 15 Campi di internamento militare nazista, dove, attraverso i continui e massacranti spostamenti, gli ufficiali furono deportati, dal settembre 1943 fino al 1945, ha permesso di analizzare, al di là delle affinità, le peculiarità di ciascuno e l’influenza che hanno avuto nel determinare l’esistenza e le sofferte scelte di migliaia di individui, consentendo di seguire il complesso intreccio dei luoghi e le molteplici storie all’interno di una dimensione collettiva e di una identità di gruppo che hanno contraddistinto la loro prigionia.

1 commento:

  1. Davvero importante e molto interessante! Grazie.

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