Fidenza, giugno 2010 - Non ha avuto il benestare della Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio delle province di Parma e Piacenza il progetto esecutivo per il recupero dell’edificio ex San Giovanni e sono stati richieste ulteriori indagini preliminari relativamente ad alcuni elementi edilizi e architettonici: corpo scale, porticato, cornicione, collocazione ascensore, copertura e altri.
L’amministrazione comunale di Fidenza ha quindi deciso di procedere alla esecuzione dei lavori per un primo stralcio consistente nelle seguenti opere:
1. sgombero dei locali da tutti le suppellettili presenti e disinfestazione dei locali per la elevata presenza di guano;
2. asportazione di porzioni di intonaco e pavimenti per esaminare le varie fasi storiche del fabbricato e decidere di conseguenza quale debba essere il progetto definitivo;
3. verifica e ricostruzione grafica della rete fognaria esistente;
4. indagine su murature, cornicione, copertura, vano scala e ogni altro elemento di pregio architettonico.
A queste opere preliminari, che comporteranno una spesa di 25 mila euro circa, provvederà l’Acer, come disposto dalla delibera della giunta comunale n. 120 del 9 giugno 2010.
Siamo comunque ben lontani da quel progetto complessivo di recupero dell’intero edificio comprendente l’ex-palazzo San Giovanni, l’ex-forno comunale, l’ex-sala «Guido Rossa» e le strutture improprie che collegano queste strutture all’ex Palazzo Littorio, noto ai più come ex sede del liceo classico.
A questo proposito, la delibera n. 112 del 28 maggio 2010 stabiliva il 30 giugno 2010 come nuovo termine per un accordo con il soggetto attuatore. Si tratta di un ulteriore rinvio che rafforza l’impressione che questo intervento, sbandierato da due amministrazioni di segno opposto, sia viziato da lacune tecniche e formali. Oltre che da una cronica mancanza di idee.