venerdì 30 maggio 2025

La "Casa del Lavoratore" ha cambiato volto

 


Dopo una sapiente ristrutturazione riappare in dignitosa veste il palazzo diocesano di Via Giuseppe Micheli. Sono sparite le brutture depositate sulla facciata che guarda il lato sud del ben più vetusto duomo, quelle dei prospetti laterali e della parte posteriore dell'edificio. 

Nato negli anni cinquanta e completato ed ampliato nel decennio successivo, insiste su una storica area adibita a cimitero fino al XVII secolo quando la novella diocesi di Borgo san Donnino pensò di trasferirvi il seminario vescovile ospitato per alcuni decenni nel Palazzo San Marco accanto alla Rocca di Borgo.

Le bombe piovute dal cielo prima, il piccone della "Ricostruzione" post bellica poi, azzerarono lo storico palazzo che oggi ancora possiamo apprezzare in cartolina. Accontentiamoci.

Tornando all'attuale rinnovato palazzo ricordiamo che il progetto iniziale era un poco diverso e aveva qualche ambizione architettonica in più, poi, costruita la prima parte si pensò di aumentarne la volumetria sacrificando l'estetica. 

Tutti questi passaggi sono documentati dalle immagini d'archivio.

Riguardo alla destinazione dell'edificio abbiamo vari passaggi, pensata come Casa del Lavoratore più tardi fu indicata come Cenacolo di Spiritualità e alla fine un po' di tutto ma sempre in prospettiva di accoglienza. Anche per questo gli auguriamo lunga vita.

Ambrogio Ponzi


Il vecchio, glorioso, seminario 

Il progetto originale del 1953


Il progetto di amplimento 1960 

3 commenti:

  1. Grazie, Ambrogio, preziosa memoria storica di Borgo, attento e meticoloso a documentare gli avvenimenti e i cambiamenti, che senza la Tua costanza e l'impegno continuo andrebbero perduti...

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    1. Concordo pienamente, Mirella! Un plauso ad Ambrogio.

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  2. Grazie ad Ambrogio, la storia di Fidenza è custodita in buone mani, un bene prezioso.

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