"Non sono morto, ma riposo…Amate e guardate la natura e troverete la mia immagine". Queste le parole che scriveva il maestro Vittorio Meloni, storico pittore della Bassa, in previsione del giorno in cui il Padre lo avrebbe chiamato a Nuova Vita. Parole non solo profonde e ricche di significato, ma un vero e proprio invito ad uno stile di vita. Lui che, per quasi un secolo, ha saputo profondamente amare la sua terra, l’ambiente del fiume e della campagna imprimendo sulla tela emozioni e colori, invita oggi, dal Cielo, ad amare ed ammirare la natura. Là si troverà la sua immagine e, aggiungiamo noi, là si troverà la gioia e l’emozione per lodare e ringraziare Dio per ognuna delle Sue creature, in linea con lo spirito del Poverello di Assisi.
Per una vita intera, il maestro Meloni, attraverso l’arte, ha concretamente dimostrato questo suo amore per la natura e la vita. Sabato scorso ecco che ha quindi raggiunto il Cielo per proseguirà là i suoi capolavori. Se n’è andato in punta di piedi, com’era nel suo stile, improvvisamente, subito dopo aver cenato. Un’ora prima aveva realizzato la sua ultima opera, un disegno, fatto col carboncino color seppia. Ha raffigurato un albero, segno di una vita che non tramonta mai. E per Zibello, il suo amato paese, si è chiusa così una straordinaria pagina di storia e si è persa una figura, non solo di artista ma di autentico maestro di vita. Nato nella vicina Santa Croce il 10 novembre 1918, ha sempre vissuto a Zibello svolgendo, per molti anni, il lavoro di imbianchino, pittore e decoratore manifestando, sin dalla più tenera età, la sua passione per l’arte.
Nell’arco della sua esistenza ha realizzato un numero incalcolabile di opere, fra quadri, affreschi e disegni. Non esiste praticamente casa, a Zibello, in cui non vi sia il tocco del suo pennello. Diverse le tecniche che utilizzava, con una evidente inclinazione però per quella a spatola e per l’olio su tela. Negli ultimi anni si era inoltre specializzato nella realizzazione di mosaici e nella tecnica del cosiddetto finto affresco su fondo sabbiato (usando le sabbie del suo amato Po). Ha sempre avuto una chiara inclinazione per la realizzazione di paesaggi e ritratti, e da diversi anni aveva anche intensificato la realizzazione di opere di carattere sacro.
PAOLO PANNI
Da Il Risveglio di venerdì 9 marzo 2012
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| Chiesa di Sant’Agata in Santa Croce di Polesine. In basso Vittorio Meloni da bambino mentre, a 7 anni, realizza una delle sue prime opere. (Murales) |
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| Pittoresco scorcio del Grande fiume a Zibello. Sullo sfondo la chiesetta di San Luigi Gonzaga che “sorveglia” lo scorrere lento ed inesorabile del Po |



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