Fidenza, nel cortile dell'attuale scuola Zani
Per i caratteri de "il Risveglio", settimanale diocesano, abbiamo curato la recensione del volume di Graziano Tonelli presentato il 23 novembre presso la sala del ridotto del teatro Magnani di Fidenza. Riportiamo più sotto stralcio dell'articolo in cui si evidenzia l'importante ruolo dell'on. Remo Ranieri, figura di primo piano nei primi dieci anni del Ventennio.
Uno dei vibranti comizi di Remo Ranieri (Collezione Ranieri) |
Un libro di Graziano Tonelli ricorda gli anni
del fascismo: al centro l’on. Remo Ranieri
"Si
tratta di un volume agile, corredato da fotografie altrimenti
relegate tra i ricordi familiari, stimolante per altre ricerche a
coprire questo e altri periodi parimente poco conosciuti.
Questa
sua funzione di rottura il libro l'assolve bene anche se visibilmente
condizionato da scelte editoriali. Il libro, lo ricordiamo, non ha
l'ambizione del trattato di storia e, come ha avuto modo di dire lo
stesso autore, il materiale raccolto durante la ricerca è notevole,
quello effettivamente utilizzato per le 174 pagine del volume.
Un
libro nel libro è poi il capitolo finale “La testimonianza”di
Massimo Ranieri, un memoriale che riporta fatti, vicende e personaggi
del ventennio, ma principalmente è “una sorta di sintesi
biografica di mio padre Remo” limitata, come dice Massimo stesso,
agli “episodi salienti”. Remo Ranieri, personaggio di spicco del
primo fascismo non solo fidentino, fu Deputato al Parlamento nel
“glorioso collegio di Borgo San Donnino (quello di Giuseppe Verdi,
di Agostino Berenini e tanti altri, più o meno illustri)”.
Non
fu certamente Remo Ranieri un personaggio comodo nemmeno per il
fascismo, nel 1934 lascerà la politica attiva dedicandosi alla sua
azienda casearia ed ai suoi amati piccioni, è così che l'ho
conosciuto nel 1963, Remo Ranieri morì poi nel 1967. Non si iscrisse
alla RSI, ma dovette subire l'umiliazione di un processo negli anni
cinquanta “per atti rilevanti commessi durante il suo passato
fascista”. Dal processo uscì prosciolto."
Non mi pare di buon gusto e pertinente accomunare Remo Ranieri a Verdi e. Berenini, questo detto con un eufemismo cortese.
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