In continuità formale con le procedure iniziate dalla precedente Amministrazione la Giunta Comunale con la deliberazione numero 139 del 29 giugno 2010 ha riaperto i termini per la "Raccolta dimostrazioni di interesse e disponibilità al fine della scelta del team esterno" che dovrà affiancare lo staff tecnico comunale nella redazione dei nuovi strumenti urbanistici comunali che sinteticamente chiameremo PSC o Piano di Sviluppo Comunale, in passato altrettanto sinteticamente chiamato Piano Regolatore. La delibera tiene conto dei passaggi successivi alla deliberazione di Giunta comunale n. 143/2007 "che orientano e condizionano oggi la proposta che i soggetti interessati possono avanzare all’amministrazione" e tiene pure conto "dei contenuti e degli adempimenti conseguenti alla deliberazione di Giunta comunale n. 112 del 19 giugno 2008 che hanno visto l’avvio con la responsabilità attribuita alla struttura comunale di una prima fase di lavoro" come pure "dell’attribuzione degli incarichi per la redazione della valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale a partire dalla fase di redazione del Quadro Conoscitivo". Si tratta di alcuni passaggi preliminari che hanno anche comportato un dispendio di risorse non sempre giustificato, ma non ritorniamo su aspetti già a suo tempo oggetto di critica per la modalità di assegnazione degli incarichi.
La richiamata delibera numero 139 del 29 giugno u.s. dell'attuale amministrazione "di destra" è vista con favore dal principale partito dell'opposizione che vede in quest'atto l'omologazione politica di un processo iniziato dalla precedente amministrazione "di sinistra". Difficile per un cittadino capire queste finezze che si consumano nel ristretto recinto dei "politici" e che hanno in genere come unico fine quello di escludere dal dibattito proprio i cittadini. In questa luce va letta la dichiarazione del PD apparsa oggi sulla Gazzetta di Parma che dimentica ogni accenno alla partecipazione dei cittadini alle scelte limitandosi a un generico richiamo alla "condivisione" delle scelte "nell'interesse della città".
All'inizio abbiamo parlato di "continuità formale", se da questa continuità formale si arriverà ad una "continuità piena e condivisa" il percorso sarà molto semplice con la riproposizione di un PSC fotocopia di quello precedente. La rilettura delle linee programmatiche della presente amministrazione non vanno in questa direzione e ci attendiamo che anche la minoranza sappia giocare il suo ruolo non in difesa dei suoi errori ma con proposte nuove. In poche parole chi cavalcherà la "partecipazione dei cittadini alle scelte"? L'attuale maggioranza che ha dichiarato di restituire la città ai fidentini o l'attuale minoranza? Allegati:
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