In questo giorno che apre il triduo pasquale rileggiamo questa poesia del nostro caro e non dimenticato Don Lino Cassi, per trent'anni parroco a San Michele di Fidenza.
GETSEMANI 2000
(FRAMMENTO)
Che fai, Gesù, nel buio ?
Che fai, solo,
in questa notte duemila
lontano dai tuoi ?
Che fai in questo silenzio,
un tempo rotto soltanto
dall’ululare dei cani
e dall’irridente verso della civetta
e ora dall’urlo impaziente delle ambulanze
e dalle ubriache grida
dei motori ?
Con chi parli,
se parli ?
Chi ascolti,
se ascolti ?
Nell’abisso in cui ti immergi
chi incontri ?
Il Padre, che tu cerchi,
e che ti ama tacendo
o il nemico,
camuffato maestro di menzogna ?
Solitudine,
stretto nell’interminabile corridoio oscuro,
senza sbocchi,
schiacciato dal peso del mondo.
Sempre di sangue è il sudore
ma abisso si è fatta l’angoscia.
Sarà sempre così
fino alla fine ?
Vorremmo...
sorreggerti, vorremmo
ma come
se noi stessi siamo il peso,
che già porti?
E poi siamo stanchi
e le palpebre grevi...
Sonno, falsa innocenza,
alibi subdolo:
«non abbiamo visto niente»!
Sonno di polveri, fumo e siringhe;
di stordimento
e stanchi riti,
e sofisticate distrazioni.
Fra poco
qualcuno di noi ti bacerà
e poi ti lascerà
in balia di sconosciuti,
solo.
Qualcuno almeno, tornerà pentito ?
E saranno ancora le donne
ad esserti coraggiosamente vicine ?
Don Lino Cassi
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