lunedì 25 aprile 2016

Bella ciao

"Gli storici della canzone italiana Antonio Virgilio Savona e Michele Straniero sono convinti nel dire che Bella ciao fu poco cantata durante la guerra partigiana, e venne diffusa nell’immediato dopoguerra. La sua popolarità ebbe inizio nell’estate 1947, a Praga, al Primo Festival Mondiale della Gioventù, dove fu eseguita, e tradotta in tutte le lingue del mondo, con tipico battimani, da un gruppo di giovani partigiani italiani (“Canti della Resistenza italiana”). Gualtiero Bertelli, invece, ne individua la prima esibizione durante il Festival della Gioventù di Berlino, nel 1948, cantata da un gruppo di studenti capitati lì non si sa come." 
Chiara Ferrari
Così dice Chiara Ferrari in un articolo, segnalato su FB da Renata Sutti, corredato da esecuzioni musicali e di canti, tanto da formare un archivio storico. K'articolo è pubblicato dal periodico "Patria" con questo sottotitolo:

Che non fosse cantata dalle nostre parti lo so da sempre, cioè da allora, era invece cantata, come conferma l'articolo citato, "Fischia il Vento". Poco importava che avesse "chiari riferimenti politici di parte", il "sole dell'avvenir" si pensava fosse patrimonio di tutti.

Ma ora con le immagini fisse di un luogo dall'appennino, dove di fatto mi trovavo allora, ascoltiamo Bella Ciao in una edizione inedita.

4 commenti:

  1. "Bella ciao", è vero , allora non era conosciuta dai giovani partigiani. So dai miei familiari che si cantava "Fischia il vento", ma ancor più "Figli di nessuno". "Bella Ciao" resta comunque il simbolo della Resistenza ed è toccante e significativa.

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    1. Esatto. Pure "Figli di nessuno" era cantata, pensavo fosse localizzata piuttosto nel piacentino, dove ero.

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  2. Ricordo anch'io "Figli di nessuno".

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  3. Posto questa splendida versione di "Oh, bella ciao!", del cantante e patriota algerino Ferhat Mehenni:https://www.youtube.com/watch?v=jAWyfQo4n8Q

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