Fidenza, 9 maggio 2015 – I dai ragazzi della scuola media “Zani” a sostegnodella Comunità di pace di San José de Apartadó in Colombia |
Colombia: volontari italiani minacciati da gruppi paramilitari
La denuncia della Comunità Papa Giovanni XXIII, impegnata nel paese latinoamericano con Operazione Colomba
“Siamo arrivati due giorni fa al villaggio de La Esperanza perché gruppi paramilitari si sono accampati a soli dieci minuti da qui. A distanza di pochi mesi dall’emergenza paramilitare già denunciata ad ottobre, ci troviamo di fronte a una situazione di estrema tensione e di pericolo per la presenza dei gruppi armati in mezzo alla popolazione civile”. È quanto dichiarano i volontari di Operazione Colomba, corpo di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, in un comunicato diffuso dalla medesima Comunità.
Negli ultimi giorni la presenza dell’auto-proclamato gruppo armato illegale delle Autodefensas Gaitanistas de Colombia (AGC) nei villaggi de La Hoz, Il Porvenir e La Esperanza (regione di Antioquia), ha provocato diversi scontri armati tra le AGC e la guerriglia delle FARC.
I volontari di Operazione Colomba si sono attivati per accompagnare una commissione umanitaria, formata da membri appartenenti alla Comunità di Pace di San Jose de Apartadò, per verificare la situazione e per raccogliere le testimonianze della popolazione civile.
“Tra le testimonianze raccolte spicca quella di due giovani contadini picchiati e minacciati di morte dalle AGC – raccontano i volontari -. Sul luogo erano visibili i segni dei combattimenti, avvenuti tra le case dei civili e la scuola statale del villaggio, in piena violazione del diritto internazionale. Alcune famiglie hanno abbandonato le proprie case.
Giovedì 31 marzo, le AGC hanno imposto un blocco, di 48 ore, di tutte le attività economiche, accademiche e di trasporto nella regione dell’Urabà per commemorare l’uccisione di un capo paramilitare avvenuta nel 2013. Nei villaggi rurali dove attualmente sono presenti i volontari di Operazione Colomba, è forte la presenza del gruppo armato illegale che ha imposto le proprie disposizioni alla popolazione civile.
“A livello nazionale e internazionale tutti gli occhi sono puntati sugli Accordi di Pace in corso a l’Avana tra il Governo colombiano e le FARC e si comincia a parlare di “post-conflitto” e di un paese “pacificato” e ormai “sicuro” in cui rilanciare gli investimenti stranieri e il turismo -commenta Antonio De Filippis, responsabile di Operazione Colomba -ma noi siamo estremamente preoccupati per il perdurare nel paese di situazioni di conflitto e di violenza come quelle in corso e per il coinvolgimento della popolazione civile colombiana”.
La pace in Colombia la vedo molto difficile
RispondiEliminaLA PACE IN COLOMBIA E COME CREDERE A CAPUCCETTO ROSSO ,VIVO IN COLOMBIA DA 55-ANNI ,SONO DI FIDENZA ,HO STUDIATO NELLA SCUOLA ZANI ,VIVEVO IN VIA 25-APRILE.NON POSSO SELEZIONARE IL PROFILO ,POCO UTILIZZO INTERNET , MI CHIAMO ALCIDE MORELLI ,GRAZIE,
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