Dopo i restauri della Chiesa del Cabriolo, la visita guidata alla chiesa e la torta fritta di domenica scorsa, l'Amministrazione in recupero mentale e corporeo si porta all'inizio dello stradello che dalla strada di Tabiano (Via ) conduce ai piedi della collina di Cabriolo.
Qui tre anni fa, nasce l'iniziativa "storica" di alcuni cittadini che aveva come obiettivo la tutela del Viale dei Gelsi e dei terreni circostanti. Tutto partì quando Claretta commentò questo post "I gelsi del Cabriolo (mûr del Cäbariöl).
(Foto Marco Cavallini) |
Qui due anni fa partì l'esperienza di "Rete Civica" e la "Presentazione del candidato sindaco Gabriele Rigoni", ma ormai la storia diventa cronaca e quindi torniamo all'oggi
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Infatti il messaggio lanciato da Comitato dei Cittadini per il Viale dei Gelsi volto alla salvaguardia della collina del Cabriolo è, a quanto pare, ora sul tavolo dell'Amministrazione.
Poco conta se il Viale dei Gelsi da cui si era partiti indicava principalmente il sentiero, di proprietà privata, che congiungeva la vecchia strada per Tabiano con la collina di Cabriolo, la richiesta di salvaguardia comunque si estendeva ai terreni ed alla viabilità veicolare e pedonale dell'intero triangolo di campagna che circondava la collina.
Oggi si parla di Strada dei Gelsi e questa viene identificata con il tratto della finale dell'asse di via Caduti di Cefalonia.
A informarci in via esclusiva è l'Assessore Malvisi che così "posta in FB":
“LA STRADA DEI GELSI E' UN TESORO DA PRESERVARE”Al via il progetto sperimentale di pedonalizzazione.
La strada dei gelsi, come la chiamano i fidentini, è una via molto frequentata da pedoni e ciclisti per la sua bellezza e perché costituisce un parco naturale alle porte della città. Crediamo sia giusto valorizzare e preservare questo angolo di Fidenza e renderlo più sicuro per i numerosissimi fidentini che lo frequentano abitualmente. La strada sarà pedonalizzata da via Aspromonte fino alla connessione con la Strada di Lodesana inibendo l'accesso e l'uscita da via Saragat, per 6 mesi, dal 18 aprile al 31 ottobre.
Si tratta di una misura sperimentale, che sarà monitorata per verificare l'impatto sulla viabilità cittadina e del quartiere che si affaccia sulla strada, e quindi passibile di modifiche da condividere con i residenti. Il quartiere resta accessibile da via Nenni, via Quarto, via Volturno e via Aspromonte, mentre per chi risiede lungo la strada sarà garantito il transito.
Rete Civica ha sempre auspicato soluzioni simili quindi ci fa piacere che l assessore concordi con noi...
RispondiEliminaAspettiamo la destinazione definitiva di quest'area, cara a tutti i fidentini. Se l'attuale Sindaco con tutta la Giunta riusciranno a consacrarla area verde, meriterebbero senz'altro la gratitudine e l'encomio di tutti i suoi cittadini, se poi aggiungessero il recupero di palazzo Arzaghi, un monumento!
RispondiEliminaL'attenzione dell'amministrazione per il viale dei gelsi è evidente da come viene curato il verde adiacente la strada: i gelsi non vengono regolarmente potati (fortunatamente l'inverno passato ci ha graziati perchè la neve avrebbe fatto gravi danni), l'erba non viene tagliata ed i fossi non vengono puliti e sono pieni di rifiuti.
RispondiEliminaLa decisione di chiudere la strada al traffico, tranne che per i residenti, è una soluzione che ne ha solo della sceneggiata per ottenere consensi, per i seguenti motivi:
- il 95% del traffico veicolare nel tratto interessato dal provvedimento è di utenti che si dirigono a Tabiano o Salso.
- lasciando il transito ai residenti si ha comunque la presenza di pedoni ciclisti e veicoli sulla stessa sede stradale.
- il traffico di ciclisti e pedoni è concentrato in alcune ore dei giorni festivi mentre durante la settimana il viale è deserto.
Secondo me si potrebbe fare un intervento in due fasi:
1) chiusura del tratto terminale del viale con installazione di cartelli di segnalazione per il rispetto di pedoni e ciclisti con conseguente verifica del risultato ottenuto
2) realizzazione di un vialetto perdonale-ciclabile aldilà dei gelsi, da Via Aspromonte fino al vialetto ciclabile che ritorna in Via Trento, a chiusura dell'anello.
La pista ciclabile è un progetto finito malamente e che la Di Vittorio avrebbe dovuto realizzare : non costerebbe molto, potrebbe essere illuminato (a tempo debito) con un costo sicuramente inferiore di quanto non si debba fare con una strada in cui macchine e pedoni convivono, porterebbe a riqualificare anche le aree verdi che costeggiano il viale, passerebbe a fianco del parco giochi del quartiere Monvalle in cui mi sembra ci sia la proposta di posare il nuovo gioco intitolato a Marcello Bo ma, sopratutto macchine e pedoni sarebbero fisicamente separati.
Con questa soluzione si elimina il 95% del traffico e si garantisce a tutti il piacere di gustarsi belle passeggiate in sicurezza in una bellissima zona di Fidenza.
E perchè non farlo per 12 mesi anziché solo per i 6 estivi?
Ho provato a parlarne con il Sindaco ma non c'è stata risposta ai miei messaggi in cui richiedevo un incontro.
Per ultimo, l'Amministrazione non si è ancora premurata di informare i residenti di come si dovranno comportare dal momento in cui il provvedimento sarà in vigore......ma in fondo mancano solo 7 giorni
Roberto Aliani
Il sindaco è sempre molto disponibile............... anche per strada è sempre attaccato al cellulare così a nessuno viene voglia di fermarlo, dabon!
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